aria – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 Blower Door Test – Test di Tenuta all’Aria http://blog.archetiposrl.com/2016/09/blower-door-test-test-di-tenuta-allaria/ Fri, 30 Sep 2016 11:45:09 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1953 tenuta all'aria

Abitare in una residenza Certificata Arca, come la Residenza Green Living, vuol dire disporre di un immobile progettato e realizzato con elevati standard di qualità. L’edificio, infatti, viene sottoposto a diversi check di verifica, volti al controllo del perseguimento degli obbiettivi, sia in fase di progettazione dell’edificio in tutte le sue componenti, che durante la realizzazione in cantiere. La quinta specifica della prima categoria, riguardante la permeabilità all’aria dell’edificio, obbliga il costruttore ad effettuare, ad edificio ultimato, il BLOWER DOOR TEST, per verificare se l’edificio rispetti i valori massimi di permeabilità all’aria che ARCA richiede.

Il test misura le “perdite d’aria” dell’involucro edilizio ed i volumi di aria spostati (ricambi d’aria); minori sono i valori, minori sono le infiltrazioni. Di seguito sono elencati i punteggi che la specifica rilascia in funzione del risultato ottenuto:

  • Prerequisito (livello minimo) – Punteggio 3
    Superamento del test con 1,0 V/h < n50max < 2,0 V/h
  • Credito – Punteggio 4
    Superamento del test con n50max < 1,0 V/h
  • Credito – Punteggio 5
    Superamento del test con n50max < 0,5 V/h

Archetipo, oltre a dover sottoporre la Residenza Green Living a tale verifica ad edificio ultimato, ha scelto e programmato di effettuare dei test intermedi, in modo da verificare passo passo la corretta esecuzione di quanto progettato.

Giovedì 8 Settembre si è tenuto il primo blower door test, con lo scopo di verificare la tenuta all’aria delle sole parti strutturali. Il test di tenuta all’aria viene eseguito seguendo le prescrizioni della norma UNI EN ISO 9972:2015 metodo 2 in riferimento al Blower Door Test.

Essendo un test intermedio, al momento della prova, l’immobile si presentava con i seguenti elementi strutturali completati:

  • pareti perimetrali in legno,
  • vano scala in c.a.,
  • solai in legno/calcestruzzo
  • copertura in legno.

Non erano presenti invece i serramenti, gli impianti di riscaldamento, ventilazione meccanica ed aria condizionata. Per l’esecuzione del Blower Door Test è stato pertanto necessario chiudere provvisoriamente le aperture per i serramenti mediante teli in polietilene sigillati con nastri alle strutture, oltre ai fori in facciata predisposti per la Ventilazione Meccanica Controllata e le due pareti che delimiteranno gli alloggi. Per il posizionamento della ventola è stato scelto il foro di una portafinestra, come indicato nelle immagini seguenti.

posizione ventola blower door test

verifica pannelli OSBLa fase preliminare del blower door test consiste in una prova alla pressione massima prevista di 50Pa, in modo da controllare la tenuta delle sigillature e per individuare infiltrazioni correggibili. Le uniche perdite di una certa entità che sono state rilevate riguardavano alcuni “giunti” tra i pannelli di OSB sul lato interno delle pareti perimetrali. In fase di realizzazione delle pareti in legno il produttore aveva già eseguito delle sigillature siliconiche nella parte retrostante del pannello a contatto con gli elementi portanti della parete. In opera si sono eseguite delle nastrature nei punti di giunzione dei pannelli allo scopo di implementare la tenuta all’aria dell’involucro opaco.  Dopo questa fase di preparazione e verifica puntuale, è stato eseguito il test alla tenuta all’aria mettendo l’edificio prima in pressione e poi in depressione, con valori crescenti (edificio in pressione) o decrescenti (edificio in depressioni) da 10Pa e i 50Pa, misurando e registrando il volume di aria spostato all’interno dell’involucro edilizio.

Il test si è concluso ottenendo i seguenti risultati:

  • Esito con edificio in pressione n50 = 0,51
  • Esito con edificio in depressione n50 = 0,53

Il risultato medio delle prove con metodo 2 è: n50 = 0,52

Si è ottenuto quindi un esito di gran lunga migliore di quello che la quinta specifica del regolamento ARCA richiede come risultato minimo per il superamento della prova. Ciò significa che l’involucro edilizio realizzato permette di avere un edificio efficiente sotto il punto di vista energetico e che affiancato a ad un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata con recupero del calore è garanzia di un’elevata qualità dell’aria interna, assicurando un ambiente salubre con assenza di muffe.

Nastatura pannelli - aperture - fori nastratura aperture verticali nastrature pannelli e travi Ventola e strumenti di misurazione particolare della sigillatura delle aperture ]]>
1°Categoria: Prestazioni Tecniche – 5° Specifica: Permeabilità all’aria dell’edificio e Blower Door Test (Gallery Finale) http://blog.archetiposrl.com/2014/05/categoria-prestazioni-tecniche-specifica-permeabilita-allaria-delledificio-gallery-finale/ Thu, 08 May 2014 16:09:20 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=705 casa_legno_blower_door

L’obiettivo della presente specifica è di garantire che l’edificio rispetti i valori massimi di permeabilità all’aria (n50max), effettuando il test di permeabilità all’aria dell’edificio secondo il metodo A della norma UNI EN 13829, il Blower door test.

La norma definisce un metodo di misurazione nel campo della permeabilità all’aria, di edifici o di parti di edifici. Essa specifica l’uso della pressurizzazione o depressurizzazione meccanica di un edificio o di parte di esso. Viene descritta la misurazione delle portate di aria risultanti in un campo definito da differenze di pressione statica tra interno ed esterno.
La norma si applica per la misurazione delle infiltrazioni di aria dell’involucro edilizio di un edificio mono zona. Per le sue finalità, molti edifici multi zona possono essere trattati come edifici mono zona aprendo porte interne o inducendo pressioni uguali in zone adiacenti. La norma non è destinata alla valutazione della permeabilità all’aria attraverso componenti singoli.

L’edificio deve essere progettato, sotto la responsabilità del team di progetto, e realizzato dal produttore dell’edificio, garantendo almeno quanto indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, fatti salvi i minimi di legge.

punteggio

Fase Progettuale

Nel caso in cui si decidesse di perseguire solo il superamento del blower door test finale, le specifiche in fase di progettazione possono essere saltate. Il team di progetto dovrà considerare, fin dalle prime fasi della progettazione, le soluzioni tecniche tali da permettere all’edificio il superamento dei test descritti nell’apposito punto della presente specifica, secondo i valori indicati nella tabella del punteggio.

SPECIFICA PT. 5.1

Il team di progetto dovrà predisporre una o più relazioni tecniche e/o degli elaborati grafici in grado di descrivere compiutamente come l’edificio soddisfi i requisiti di permeabilità all’aria garantendo il ricambio d’aria N50max.

casa_permeabilità_ariaSi dovranno descrivere chiaramente le caratteristiche tecniche dei materiali e dei prodotti utilizzati e richiamare dettagli realizzativi che assicurino la corretta posa in opera degli stessi (prestare attenzione alle aperture dovute alle installazioni elettriche ed idrauliche).

SPECIFICA PT. 5.2

I documenti di progetto devono contenere almeno 7 su 13 dei seguenti punti:

Definire le corrette modalità di posa degli elementi; che devono essere a tenuta all’aria, soprattutto nei punti nevralgici quali:

  1. Nodo copertura – elemento verticale
  2. Raccordo parete – serramento
  3. Finestre, porte, pareti opache, tetto e pavimento
  4. Posizione delle aperture regolabili
  5. Sigillature applicate sulle aperture esterne
  6. Specifica sugli accorgimenti da attuare in fase di installazione degli impianti al fine di ottenere una soddisfacente tenuta all’aria
  7. Sigillare a tenuta all’aria il passaggio tra cavedi climatizzati e non climatizzati (locali freddi e caldi)
  8. Sigillare con giunti elastici tutte le connessioni tra le componenti trasparenti e quelle opache

materiali_sigillanti_nastri

  1. Sigillare, attraverso, giunti elastici le tubazioni degli impianti che collegano l’interno con l’esterno dell’abitazione o comunque, in generale, da zone climatiche a non climatiche (prestare attenzione impianti elettrici)

materiali_sigillanti_tubi

  1. Utilizzare teli e guaine a tenuta d’aria, prescrivendo cura nella posa affinché non vengano perforati, con obbligo di nastratura
  2. Utilizzare pannelli a tenuta all’aria (cartongesso, legno magnesite, pannelli OSB o pannelli a fibra di legno ecc)
  3. Descrivere chiaramente i materiali e prodotti necessari a garantire la tenuta all’aria dell’edificio
  4. Porre particolare attenzione al collegamento tra soletta in calcestruzzo e struttura in legno

materiali_sigillanti_tetto

Fase di Realizzazione

Il produttore dell’edificio, prima dell’arrivo dei materiali e prodotti in cantiere, già all’atto della richiesta d’offerta al proprio fornitore, dovrà richiedere tutte le schede tecniche e certificazioni di materiali  e prodotti incorporati nell’edificio  al fine di dimostrare che siano conformi al progetto e permettano di garantire l’ottenimento delle performance richieste.  L’organismo di certificazione, allatto di ispezione in cantiere, dovrà verificare la presenza di tali attestazioni, in particolar modo per gli elementi di tenuta all’aria, quali: nastri, pannelli, giunti. Come per le precedenti specifiche il produttore dovrà produrre una documentazione fotografica di quanto realizzato in ogni fase di lavoro. Nel caso vi fossero varianti il produttore dovrà essere in possesso di tutta la documentazione in dettaglio e di una relazione che illustri le ragioni delle modifiche.

Test in opera  – Blower door test

Ad edificio ultimato verrà eseguito un test in opera ( Blower Door Test), da un Organismo di Prova accreditato dal soggetto gestore del processo di certificazione e qualificato a norma di legge applicabile.

analisi_e_verifica_permeabilità

Il richiedente la certificazione, dovrà far pervenire all’organismo di Prova, la documentazione necessaria ad identificare il campionamento delle zone da testare, quale: piante/sezioni/prospetti con indicazione degli ambienti climatizzati e di quelli non climatizzati.

Criteri di valutazione:

  • Una prova nel caso di edificio in cui il flusso d’aria massimo arrivi fino a 8.000 mc.
  • Una o più prove, stimate da parte dell’organismo di prova sulla base della documentazione tecnica fornita dal richiedente, nel caso di flussi d’aria superiori agli 8.000 metri cubi, fatti salvi i minimi di legge, andando a verificare i seguenti aspetti:         –   Sottotetto praticabile, ove presente
    –   Locali con elevata presenza di connessioni tra componenti opache e trasparenti           –   Locali con vani tecnici

Criteri di accettazione:

  • Una prova di valutazione della tenuta all’aria dell’edificio
  • Blower Door Test effettuato secondo metodo A della UNI EN 13829

 

descrizione_blower_door_test

  • In caso di edificio con prese di sfiato richieste dalle vigenti norme in materia di sicurezza degli impianti e nel caso che il test effettuato secondo il metodo A della UNI EN 13829 non dovesse essere superato, si dovrà eseguire il test sigillando le prese di sfiato previste per legge.

Il Blower door test dovrà fornire un valore massimo di n50max. il test dovrà dare esito positivo per considerare considerato il presente requisito.

fonte: Arca

ESEMPII DI RINNOVAMENTO “COSTRUIRE COL COSTRUITO”

Fügenschuh, soprelevazione, Innsbruck

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La ventilazione meccanica http://blog.archetiposrl.com/2013/09/la-ventilazione-meccanica/ Fri, 06 Sep 2013 08:42:26 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=289 riciclo

Il principale scopo di un impianto di ventilazione meccanica è quello di assicurare un’ottima qualità dell’aria degli ambienti interni. Negli edifici “normali” e quindi non progettati secondo particolari criteri di comfort e risparmio energetico, il ricambio dell’aria avviene in maniera non programmata. Attraverso l’apertura di porte e finestre, e sfruttando risorse naturali come il vento e l’effetto camino, si ottiene quel ricambio d’aria di cui necessitano tutti gli ambienti abitati denominata Ventilazione Naturale.

Si parla invece di “ventilazione naturale controllata“, quando l’aria viene fatta transitare attraverso aperture appositamente progettate, in maniera simile alla ventilazione meccanica a un flusso, ma senza ricorrere a ventilatori o dispositivi elettrici di alcun tipo.

La ventilazione meccanica controllata invece è quella tecnologia che permette di cambiare l’aria, sostituendo l’intero volume d’aria e fornendo un’elevata qualità dell’aria interna. In altri termini ciò significa controllare la temperatura interna, eliminare l’anidride carbonica (CO2) mediante aria pulita, rimuovere l’umidità, odori, fumo e alcuni agenti allergenici (polvere, batteri e pollini presenti nell’aria). La ventilazione meccanica controllata è una scelta tecnica degli impianti che ha senso soltanto se applicata a edifici ben coibentati e a basso consumo energetico. Involucri e serramenti efficienti, se da una parte assicurano ottime prestazioni in termini di risparmio energetico, dall’altra rendono una casa “impermeabile” all’ambiente esterno, aprire la finestra, che sarebbe la soluzione più naturale per cambiare l’aria, può essere però controproducente in termini di dissipazione energetica e d’inquinamento acustico.

Ricapitolando, oltre alla ventilazione naturale controllata esiste la ventilazione meccanica controllata anch’essa disponibile in due varianti: VMC a singolo flusso oppure VMC a doppio flusso.

Gli impianti a singolo flusso sono progettati in modo da aspirare aria dall’ambiente e a convogliarla tramite canalizzazioni all’esterno, generalmente a tetto. Il ventilatore che permette l’aspirazione dell’aria viziata è solitamente collocato in posizione remota rispetto all’ambiente, mentre le bocchette sono posizionate nei locali dove la presenza di cattivi odori e umidità sono maggiori (bagno, cucina, lavanderia ecc.).
L’immissione, invece, di aria salubre nell’edificio avviene tramite apposite aperture, in genere posizionate nei muri o nei serramenti dei locali principali (camere, soggiorno, locali studio ecc.), queste aperture hanno al loro interno una membrana deformabile, che nel momento in cui l’aria all’interno del locale diviene insalubre e umida si aprono permettendo l’ingresso dell’aria nuova.

L’impianto a doppio flusso provvede contemporaneamente e automaticamente sia all’immissione dell’aria nuova nell’ambiente che all’estrazione di quella viziata. Le canalizzazioni d’immissione e di estrazione sono separate tra di loro ed ognuna è provvista di bocchette terminali installate in ogni singolo ambiente. Come nel singolo flusso le bocchette di aspirazione sono presenti nei locali dove l’aria è più viziata, mentre le bocchette d’immissione sono poste nei locali principali. All’interno di queste apparecchiature, l’aria di rinnovo viene spinta da un ventilatore lungo la canalizzazione e distribuita in ambiente, un altro ventilatore estrae l’aria viziata e la spinge all’esterno dell’abitazione. Nei sistemi a doppio flusso più complessi è possibile trattare l’aria di rinnovo prima di immetterla nell’ambiente ossia filtrarla, raffreddarla o riscaldarla, umidificarla o deumidificarla. Nei sistemi a doppio flusso con recuperatore di calore invece, l’aria estratta e l’aria immessa attraversano uno scambiatore di calore, nel quale l’aria estratta dal locale cede calore all’aria che sarà immessa, facendo in modo che la differenza tra la temperatura dell’aria di immissione e quella d’estrazione sia minima. Così facendo si riduce al minimo la dispersione di energia ed allo stesso tempo si ottiene un grande recupero termico. Ovviamente, è bene specificarlo, che le bocchette in cui passa l’aria, specialmente le bocchette da cui si prende aria nuova (dall’esterno) hanno al loro interno filtri ad elevato grado di filtrazione che impediscono il passaggio degli inquinanti, e consentono all’aria di rinnovo immessa nell’ambiente di avere un alto grado di pulizia.

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