biassono – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 SMART WORKING – APPUNTAMENTI ONLINE http://blog.archetiposrl.com/2020/03/smart-working-appuntamenti-online/ Wed, 11 Mar 2020 14:56:23 +0000 http://blog.archetiposrl.com/?p=2861

In riferimento al recente DPCM desideriamo comunicare a tutti i nostri clienti e visitatori la possibilità di visionare le nostre proposte da remoto, ovvero restando in casa, semplicemente usando Skype.

Infatti, sarà possibile mettersi in video-comunicazione con noi: con la funzione “condivi schermo” saremo in grado di esporre i nostri progetti e le nostre soluzioni abitative, offrendo contemporaneamente tutte le spiegazioni e i dettagli relativi, rispondendo direttamente alle Vostre domande, proprio come in un normale reale incontro.

Come scaricare ed Usare Skype

  • CONSIGLIO: usate pc fissi o portatili, preferibili agli smartphone, per poter interagire e visionare meglio e in maggior ampiezza la nostra documentazione
    Per scaricare l’App Skype andare sul seguente link: skype.com
  • Skype dà la possibilità di scaricare l’App sia per desktop che per dispositivi mobili. Nel nostro caso più conveniente “Skype per desktop”

  

  • Cliccare “Scarica Skype per Windows” Se il vostro pc fisso o portatile è in ambiente Windows, diversamente cliccare il tasto elenco
  • Aspettare che si carichi l’App per poi successivamente installarla

 

  • Per installare l’App di Skype acconsentire a questa App di apportare modifiche al dispositivo, e quindi cliccate “SI”
  • Poi cliccare “installa”

  

  • Aspettare che L’App si installi del tutto

 

  • Una volta terminata l’installazione cliccare “Accedi o Crea Account”

 

  • Per coloro che non hanno mai avuto accesso a Skype cliccare “Fai clic per crearne uno”

  

  • Se invece avete già avuto un accesso su Skype semplicemente mettete le vostre credenziali per poi cliccare “continua”

  

  • Successivamente verificare l’audio cliccando “verifica audio”

  

  • Poi una volta verificato l’audio cliccare “continua”

  

  • Quando apre la finestra Trova Facilmente i tuoi contatti cliccare “ok”

  

  • Successivamente quando si apre definitivamente Skype sarà nostra cura inviarVi il nostro link di profilo per poi procedere con la videochiama

  • Cliccare il Link sopra evidenziato per contattarci e mandarci richiesta di conversazione
  • Appena riceveremo la richiesta, sarà nostra cura contattarVi

RESTIAMO A DISPOSIZIONE PER FORNIRE QUALUNQUE ALTRA INDICAZIONE POSSA ESSERE UTILE E NECESSARIA.

CONTATTI:

ARCHETIPO S.R.L.

Mail: real.estate@archetiposrl.com – info@archetiposrl.com

Tel. +39 039 2497961 – Cell.  +39 345 9000852

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Biassono GP http://blog.archetiposrl.com/2019/11/biassono-gp/ Tue, 05 Nov 2019 07:56:03 +0000 http://blog.archetiposrl.com/?p=2843

Archetipo srl, come tutti gli anni, ha avuto il piacere di partecipare attivamente alla manifestazione “Biassono GP” organizzata dal Comune in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Monza.

Quest’anno abbiamo potuto offrire a tutti coloro che sono venuti a visitarci la possibilità di entrare nel mondo della realtà virtuale, una tecnica fotografica nuova che permette una visione interattiva di fotografie panoramiche.

Un metodo innovativo per “visitare” gli ambienti: è ora possibile, dal proprio device, entrare nei nostri appartamenti, visitandoli stanza per stanza, osservandoli in tutti i particolari, con una visione a 360° sul piano orizzontale e a 180° sul piano verticale.

E’ diventato possible, stando comodamente seduti, “guardare” gli ambienti tutt’intorno, per poi entrare e muoversi virtualmente all’interno di ogni locale.

In occasione di questo evento, abbiamo offerto la possibilità di entrare nei nostri alloggi per mezzo dell’uso di un apposito visore, una maschera in grado di trasportarci nei luoghi selezionati e farci muovere all’interno di questi, proprio come se stessimo camminando, semplicemente muovendo la testa, indirizzando il nostro sguardo nei luoghi da raggiungere.

Una tecnica ottimale per offrire con rinnovata trasparenza tutte le informazioni riguardo i nostri alloggi, ma non solo:

Cercare casa non è mai stato così divertente!

Adulti e ragazzi si sono alternati e contesi l’uso delle maschere, certamente incuriositi e affascinati dalla realtà virtuale, una tecnologia propria della nostra epoca, che, usata per fini legati a una ampia e corretta divulgazione di informazioni, può contribuire ad aumentare per gli utenti la giusta conoscenza dei vari aspetti che entrano in gioco nella realizzazione degli edifici abitativi.

Diventa così possibile, entrando nel nostro sito o recandosi presso i nostri uffici per l’affascinante uso del visore, visionare l’avanzamento lavori dei cantieri in cui vengono realizzate le proprietà già acquistate o semplicemente da scegliere.

Muovendosi all’interno dei locali, è possibile visionare tutti i particolari costruttivi e seguire nel dettaglio la realizzazione proprio come se si fosse in cantiere, con la possibilità di soffermarsi su particolare, magari difficilmente raggiungibili di presenza.

I visori sono dispositivi simili a grandi occhiali, da mettere sul capo come una sorta di casco, costituiti principalmente da un giroscopio, per gestire le rotazioni, un accelerometro miniaturizzato, per ruotare l’orientamento delle visualizzazioni, e un sensore di profondità, per creare l’illusione della profondità.

Sono collegati, al loro interno, a uno smartphone, dal quale, attraverso un’App, traggono le foto e i video in cui si desidera “entrare”.

La prima immagine che si presenta agli occhi del visitatore virtuale mostra l’intero appartamento, entro il quale subito dopo permette di entrare, lasciando poi che sia il visitatore a muoversi liberamente nei vari locali, posizionandosi semplicemente muovendo la testa nella direzione in cui intende spostarsi.

Appaiono quindi dei punti di riferimento, che, se intercettati posizionando su ognuno un cursore, mosso sempre con piccoli movimenti del capo, apriranno una descrizione dettagliata del materiale costruttivo usato in quel punto.

Un sistema nuovo, affascinante e completo, quindi, che ci permette di presentare le nostre realizzazioni, mostrando i continui avanzamenti delle lavorazioni, offrendo i dettagli tecnici della costruzione e un supporto emozionale nell’interior design.

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INVIDIA E DELINQUENZA http://blog.archetiposrl.com/2019/02/invidia-e-delinquenza/ Mon, 25 Feb 2019 17:50:11 +0000 http://blog.archetiposrl.com/?p=2802  

Nella notte di venerdì 22 febbraio la nostra vetrina interattiva in Piazza Italia a Biassono è stata attaccata da un delinquente, che, coperto da passamontagna e occhiali scuri, non ha avuto alcun ritegno a posizionarsi sotto le telecamere e sparare 7 colpi contro la saracinesca ormai abbassata a protezione della sofisticata apparecchiatura installata.

Non possiamo che rilevare l’evidente intenzione di colpire il nostro core business, da parte di una mente malata e rosa dall’invidia, incapace di affermarsi con l’impegno, lo sforzo e la buona volontà che invece contraddistinguono il nostro mondo, la nostra attività e quella di tutti i nostri collaboratori e fornitori, che ci accompagnano nella riuscita dei nostri interventi e che possono compiacersi con noi di tutti i risultati positivi e gratificanti ottenuti negli anni.

Siamo anche dispiaciuti della diffusione di notizie inesatte da parte di alcune testate giornalistiche, che, probabilmente fuorviate da cattive informazioni, hanno affiancato il nostro nome in situazioni a noi estranee, a realizzazioni non nostre o a posizioni non di nostra competenza.

Da anni ci battiamo in tutti i nostri progetti per una edilizia nuova, che porti l’uomo a vivere integrato in un ambiente sano, pulito e meno inquinato. E proprio in quella vetrina interattiva presentiamo ogni giorno le nostre idee e le nostre case, tradizionali nella scelta degli antichi materiali, ma innovative nella tecnologia, perché sentiamo la costruzione del benessere e del confort come un dovere per noi e un diritto per tutti i nostri acquirenti.

Rinnovando comunque il nostro impegno, siamo ora più che certi di quello delle Forze dell’Ordine, che, nel solido nome della giustizia e della libertà, sapranno porre fine all’orrore della violenza, affinchè rimanga sempre e soltanto il confronto leale e professionale.

Ing. Giovanni Viganò

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UNA ROTONDA PER BIASSONO http://blog.archetiposrl.com/2018/10/una-rotonda-per-biassono/ Wed, 31 Oct 2018 13:38:53 +0000 http://blog.archetiposrl.com/?p=2766
Abbiamo avuto il piacere di poter aderire all’interessante proposta divulgata dal Comune di Biassono circa la possibilità di “arredare“ una rotonda, già realizzata sulla rete stradale comunale: un’iniziativa, già abbracciata da varie società con ottimi risultati, sicuramente ricca di aspetti sociali e culturali.
Viene data la possibilità, infatti, di intervenire sull’area, messa a disposizione con specifico contratto, realizzando opere di finitura che siano conformi alle norme della viabilità e che possano contemporaneamente completare l’ambiente stradale con una sorta di arredo, rappresentativo del core-business e della storia del gestore.

Allineandoci quindi a questo pensiero, abbiamo pensato di presentare la materializzazione del nostro logo, realizzando le tre forme geometriche che lo caratterizzano quali immagini essenziali delle realizzazioni umane, con materiali caratteristici delle costruzioni, storici e al tempo stesso innovativi nella loro purezza, e testimoni del costante impegno umano ad attingere alla materia prima, per evolverla e generare prodotti raffinati, destinati al continuo miglioramento delle condizioni di vita.
E’ stato impostato, quindi, un piccolo progetto, ove si è cercato di ottenere l’estrinsecazione del nostro motto: dalla tradizione, per costruire l’innovazione.
Nello schema progettuale delle opere da realizzare sono stati esaminati tutti gli aspetti legati alla posizione delle forme e delle figure a contorno nei confronti del contesto: l’incrocio tra Via Padania, Via dell’Olmo e Via Europa; dopo la dovuta approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale, è stato dato il via alla realizzazione dei tre manufatti:
Una piramide in calcestruzzo, realizzato con faccia vista. Per questa forma è stato adottato un conglomerato creato dall’uomo, già usato dagli Egizi nel lontano 3.000 a.c. per realizzare i primi paramenti murari, passato poi agli Assiri, a Sparta, per arrivare a Roma, dove la lingua latina forgia il suo nome in calcis structio, e dove poi l’Opus Cementicium ritrova nel 1° secolo a.C. il massimo grado di perfezione, come ci è descritto da Vitruvio nel De Architectura.

Un cubo, forma geometrica tripla della piramide, realizzato in legno, materiale naturale tra i primi ad essere usato dall’uomo per la costruzione, come testimoniano le palafitte; le sue caratteristiche, ossia un notevole rapporto tra peso e resistenza, e l’intrinseca peculiarità di reagire bene a trazione e compressione, avevano diffuso l’uso del legno nelle costruzioni prevalentemente povere fino ai primi decenni del XX secolo, mentre le nuove tecnologie legate al legno ricostruito, tra cui quella del legno lamellare, hanno attualmente portato questo materiale a delineare un vero e proprio stile d’intervento.

Infine la sfera, il solido perfetto per eccellenza, cui tendono gli oggetti fisici, dalle gocce d’acqua ai corpi celesti. La scienza ci rende noto che ad oggi l’uomo non è ancora riuscito a produrre alcun oggetto dalla sfericità matematicamente perfetta, pertanto ci avvicineremo a tale forma, utilizzando l’acciaio Corten, materiale brevettato negli anni trenta negli USA, che deve il suo nome alle proprie caratteristiche: l’elevata resistenza alla corrosione, CORrosion resistance e l’altrettanto elevata resistenza meccanica, TENsile strength.

Un trittico perfetto, dunque, di storia e tecnologia, a calcare il nostro motto, che ci vede quotidianamente impegnati nel presente, quale ponte di percorrenza tra passato e futuro, attingendo oggi più che mai dalla tradizione per costruire l’innovazione.

Mentre il ferro rimane sempre presente in molteplici usi e forme e da lunghissimo tempo abbinato al calcestruzzo nel cemento armato, troviamo calcestruzzo e legno, anch’essi veterani nelle costruzioni, oggi protagonisti rinnovati nella realizzazione delle strutture miste, in grado di esaltare le proprietà di entrambi i materiali, ottenendo un prodotto finale dotato di elevate capacità meccaniche con requisiti antisismici, di sicura durabilità e robustezza, con buona inerzia termica; l’accoppiamento dei due materiali, inoltre, garantisce buone prestazioni di isolamento termico, base essenziale per ottenere alti livelli di risparmio energetico.
Importante obiettivo di queste nuove strutture è realizzare un involucro edilizio altamente prestante, in grado di procurare ottime performance statiche, termiche, igrometriche e acustiche: temi determinanti nello sviluppo tecnologico dei nostri edifici per l’ottenimento del comfort ambientale, della durabilità delle strutture e del risparmio energetico.
Ulteriore importante aspetto nell’utilizzo del legno quale elemento costruttivo strutturale e architettonico risiede nel suo basso impatto ambientale: il legno, infatti, è un materiale che richiede un bassissimo consumo di energia per essere prodotto, e garantisce l’assorbimento di Co2 durante la fase del suo ciclo in cui è pianta; con la sua introduzione nella struttura dell’edificio garantisce elevate proprietà antisismiche, mentre rimane completamente riciclabile alla fine del suo ciclo.

Inaugurata nella sua immagine finale nell’estate appena trascorsa, in occasione del Biassono GP 2018, la rotonda è stata completata dei colori dei portulaca, disposti sul piano in modo da generare ancora le tre forme, questa volta bidimensionali, ossia il triangolo, il quadrato e il cerchio, a ricordare e risaltare l’importanza della vegetazione, elemento imprescindibile per una vita sana e un’aria più pulita, e proprio per questo sempre presente nei nostri progetti quale preciso elemento architettonico.

Siamo convinti che un piccolo gesto come il nostro, unito all’esistente e valido impegno di tanti altri, possa contribuire a mantenere quotidianamente l’ambiente, in cui viviamo e lavoriamo, più pulito e ordinato; ci spiace tanto per la persona che è stata vista la sera del 22 ottobre verso le ore 23 avvicinarsi furtivamente alla rotonda con una bomboletta di vernice rossa spray e affrettarsi, mentre non vedeva passaggio di auto o persone, a imbrattare la cartellonistica: forse non ha capito che gli spazi pubblici con tutto ciò che contengono sono di tutti, appartengono a tutti noi, proprio in quanto pubblici, e tutti noi abbiamo contemporaneamente sia il dovere di mantenerli puliti decorosi ed efficienti, sia il diritto di goderne il beneficio: pertanto, quella sera, quella persona ha imbrattato soltanto se stesso.

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L’AT1 e il Consorzio BWP: una nuova chance di sviluppo per Biassono e la Brianza http://blog.archetiposrl.com/2017/06/lat1-e-il-consorzio-bwp-una-nuova-chance-di-sviluppo-per-biassono-e-la-brianza/ Fri, 30 Jun 2017 08:01:10 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=2248

Esiste nel comune di Biassono un ambito di trasformazione, denominato AT1 dal PGT vigente, che rappresenta una grande occasione di rilancio del territorio e dell’economia locale; esso promuove contestualmente anche un’opportunità di sviluppo e salvaguardia in termini ambientali.

Vediamo il perché.

L’ambito ha una superficie territoriale di circa 307.000 mq, una superficie considerevole in grado di accogliere un’alta quota di nuovi volumi edilizi; questi ultimi, però, non è detto che debbano necessariamente appartenere a nuove attività da insediare; potrebbero provenire anche da volumi esistenti, ma che sarebbe opportuno, sotto il profilo ambientale, delocalizzare.

In altre parole si prefigura la possibilità di innescare un meccanismo doppiamente virtuoso sotto il profilo economico e sotto il profilo ambientale; se il comparto potrà diventare area di atterraggio di crediti edificatori per attività economiche, anche da delocalizzare, sarà possibile ottenere soddisfazione economica e contestualmente il potenziamento del valore ecologico del territorio comunale.

Quest’ultimo vede la presenza di impianti industriali posizionati in aree che andrebbero riqualificate e valorizzate sotto il profilo paesaggistico e ambientale; lo sviluppo dell’ambito di trasformazione AT1 può essere l’occasione per delocalizzare tali attività e per massimizzare la valorizzazione economica e, al tempo stesso, ambientale, dell’intero territorio di riferimento. Individuare il comparto come area di nuovo atterraggio di crediti edilizi, maturati a fronte della riqualificazione di aree di pregio (per esempio prossime al Lambro e al Parco di Monza), potrebbe permettere all’amministrazione comunale di migliorare la qualità dell’assetto del sistema insediativo e di aumentare la quota di aree da restituire agli ambiti non urbanizzati, con funzioni ecologico-ambientali nello stesso tempo.

Questo comporterebbe l’applicazione di una sorta di meccanismo di compensazione territoriale estesa al territorio comunale, e non solo, nella quale si vedrebbe per il privato  migliorare le proprie possibilità di sviluppo economico e il “pubblico” aumentare le aree di valore ambientale e migliorare l’assetto insediativo complessivo del suo territorio.

Facendo riferimento, infatti, al concetto di “bilancio ecologico del suolo”, cosi come inserito nella LR 31/14, grande è la potenzialità di questa visione di sviluppo urbanistico, dove, a fronte di aree di nuova urbanizzazione, se ne liberano delle altre in zone particolarmente sensibili e interessanti sotto il profilo ecologico ambientale. In questa ottica, infatti, un saldo zero raggiunto ridando al territorio aree libere di pregio è di gran lunga preferibile al semplice impedimento di nuove impermeabilizzazioni.

Va sottolineato, altresì, che le aree di “decollo”, occupate da volumi da delocalizzare, devono generare un plusvalore, inteso in termini di valorizzazione fondiaria così da permettere:

  • l’acquisizione della nuova aree su cui trasferire i volumi;
  • di coprire i costi di costruzione del nuovo insediamento;
  • di coprire gli eventuali costi di smaltimento e bonifica del vecchio sito;
  • di coprire i costi della messa in produzione dei nuovi impianti.
  • di coprire i costi di gestione della complessa procedura tecnico – amministrativa – giuridica economica e finanziaria necessaria a permettere una delocalizzazione.
  • non per ultimo in ordine di importanza e di valore, di coprire i costi fiscali e notarili delle operazioni.

A seguito della rivalutazione potrà essere attivata la delocalizzazione della funzione “mal posizionata” e la rinaturalizzazione dell’area di partenza.

La delocalizzazione potrebbe inoltre essere declinata anche a scala sovracomunale e, se ben governata, potrebbe facilmente portare ad un bilancio ambientale per l’intero ambito provinciale a saldo positivo.

Si prefigura, cioè, l’opportunità di usare il trasferimento di crediti da ricollocazione come incentivo alla liberazione di aree, oggi occupate da impianti industriali inadeguatamente posizionati su aree sensibili sotto il profilo ambientale su tutto il territorio provinciale.

L’ambito AT1 ha grandi potenzialità, anche perché è interessato dal progetto infrastrutturale della SP6, peduncolo di collegamento tra l’autostrada Pedemontana e il territorio comunale. La realizzazione di tale asse viabilistico è di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’area e del territorio comunale tutto; infatti, esso consentirà l’accesso al territorio biassonese direttamente dalla rete autostradale provinciale e nazionale e non più attraverso la minuta rete di viabilità comunale. In altre parole, con la realizzazione di questa infrastruttura, tutta Biassono vedrà alzarsi il suo livello di accessibilità e diventerà inevitabilmente un sito attrattore per funzioni non solo produttive (quali sono quelle già insediate sul nostro territorio comunale) ma anche terziarie e direzionali.

A metà strada tra Malpensa e Orio al Serio, Biassono e l’ambito AT1 rappresenteranno un’ottima localizzazione per tutte le funzioni legate al business internazionale.

Le finalità progettuali di sviluppo dell’area in oggetto, dunque, sono individuabili in prima battuta nel rafforzamento della struttura produttiva di Biassono e nella sua maggiore razionalizzazione, poi anche e soprattutto nello sviluppo di un sito ad alta attrattività per attività commerciali e direzionali. Esso potrà andare a caratterizzarsi come il comparto meglio infrastrutturato e meglio posizionato per l’accoglimento di nuove funzioni, non solo del comune, ma anche dell’area metropolitana milanese tutta.

Tenendo insieme quindi i due obiettivi di sviluppo economico e rivalutazione ambientale del territorio, appare evidente come l’operazione di trasformazione di questa area è una grande chance, poiché essa ha tutte le caratteristiche atte al raggiungimento degli obbiettivi di cui sopra.

Non molte aree in Brianza vantano tali caratteristiche, vantaggi e opportunità.

Dal punto di vista strettamente gestionale il suo sviluppo urbanistico ha bisogno che venga messo a sistema un meccanismo di perequazione/compensazione di livello sovracomunale, che punti alla riqualificazione di tutto il territorio provinciale, non solo  di quello comunale e che veda la possibilità di applicare il concetto di delocalizzazione anche ad aree eventualmente esterne al comune di Biassono.

Inoltre, la Brianza centrale è tra le zone più densamente urbanizzate e infrastrutturate della Lombardia e da tempo rappresenta un bacino attrattivo per aziende di svariati settori industriali. A fronte della crisi economica degli ultimi anni, tale settore ha visto entrare in affanno molte realtà produttive, mentre altre, ancora solide e in espansione, hanno bisogno di nuovi spazi, nuovi servizi e nuove sinergie da attivare. Attrarre nuove aziende, perché no anche dall’estero, potrebbe rappresentare il nodo centrale dello sviluppo di questi territori.

Dal punto di vista progettuale consideriamo che:

  • le destinazioni d’uso ammesse dal PGT vigente sono quelle inerenti le attività economiche produttive; ammesse quelle commerciali e quelle proprie del terziario direzionale;
  • il dimensionamento è definito in funzione dell’assetto infrastrutturale; con quello attuale è prevista la possibilità di edificare 40.000 mq di superficie coperta. Con la realizzazione della SP6, opera connessa all’autostrada pedemontana, in virtù del miglioramento dell’assetto viabilistico e di accessibilità al sito, il PGT ammette la possibilità di aumentare la superficie coperta fino a 90.000 mq.

Il progetto prevede quindi l’individuazione dei lotti fondiari per attività economiche; questi sono altresì inseriti in ampie fasce di verde e di aree per servizi. Infatti, al fine di garantire la continuità ecologica richiesta nelle istanze progettuali del PTCP della Provincia di Monza e Brianza, sono state inserite molte aree in cessione, soprattutto come verde di connessione con le aree a parco del comune di Lissone.

La superficie coperta proposta è inferiore a quella massima permessa dal PGT ed è di 74.000 mq.

Il 47% della superficie dell’ambito è interessato da aree in cessione e le aree verdi garantite (cedute o meno), da ricomprendere in termini ecologico funzionali entro la rete verde di ricomposizione paesaggistica del PTCP, ammontano al 18% del totale; fermo restando poi che parte degli standard aggiuntivi da garantire per le funzioni commerciali e terziarie andranno ad aggiungersi alla quota di aree verdi di connessione, questa percentuale è destinata a diventare decisamente più alta.

La trasformazione urbanistica vedrà quindi rispettata la necessità di garantire che la quota di consumo di suolo, a saldo dell’operazione, sia negativa rispetto alla quota di aree verdi non impermeabilizzate assicurate internamente ed esternamente al comparto.

Come dicevamo, inoltre, esso dovrà necessariamente essere attuato tramite un meccanismo perequativo; è infatti chiaro come si debba garantire l’equa distribuzione dei diritti edificatori tra tutti i proprietari, in maniera indistinta rispetto alla localizzazione delle superfici ma proporzionale ai millesimi di proprietà sul totale della superficie territoriale.

Per una migliore gestione dell’ambito è già stato costituito da tempo un consorzio tra i proprietari denominato Blasionum West Promotion (BWP).

Lo sviluppo del comparto è immaginato come un’operazione di continua ripartizione dei carichi e dei diritti edificatori. In tal modo sarà possibile prevedere un meccanismo in continuo equilibrio tra concessione di crediti edilizi e oneri urbanizzativi.

L’obiettivo è costruire un meccanismo di gestione che, a prescindere da cosa e quando verrà insediato, possa adattarsi alle richiese degli imprenditori che di volta in volta dovessero manifestare interessi concreti a realizzare progetti in loco.

In questo modo sarà più facile infatti anche accogliere quei volumi provenienti da eventuali delocalizzazioni di cui si diceva sopra.

Il PGT ha già previsto due fasi di attuazione, l’una prima e l’altra successiva alla realizzazione dell’opera connessa all’autostrada pedemontana; si rende così indispensabile costruire le regole che permettano la realizzazione di progetti prima e dopo la costruzione di tale infrastruttura e portare così a termine la costruzione dell’intero comparto per l’intera superficie coperta in progetto.

Lo strumento urbanistico ha assegnato all’ambito una quota più bassa di superficie coperta per la prima fase, cioè in assenza dell’infrastruttura viabilistica necessaria per assorbire il carico veicolare generato dalle nuove attività da insediare; nella seconda fase, ad infrastruttura realizzata, invece, viene data la possibilità di completare lo sviluppo edilizio del comparto con una quota di superficie coperta più alta.

Si prefigura quindi la necessità di creare un “Banca del credito edilizio” di comparto (tipo quelle comunali sulla perequazione urbana), attraverso la quale gestire le eventuali vendite di diritti edificatori. Per la realizzazione del comparto i proprietari vendono le loro quote di credito edificatorio, o parti di esso, alla suddetta banca, la quale le acquisisce e le distribuisce sul comparto in base alle necessità di sviluppo che di volta in volta dovessero presentarsi.

Questo sistema permetterà maggiore flessibilità nella realizzazione del comparto e garantirà una maggiore uguaglianza tra i proprietari, che vedranno riconosciute le loro quote di superficie edificabile, per ogni superficie realizzata, in proporzione alla percentuale millesimale posseduta sul totale. In tal modo, alla percentuale di realizzazione della superficie, ammessa per fase, corrisponderà anche la stessa percentuale di realizzazione di standard pubblici previsti, e tutti i proprietari parteciperanno proporzionalmente in base alle loro quote millesimali.

Inoltre l’accoglimento di volumi da delocalizzazione offrirà l’opportunità di veder accrescere da un lato la quota di superfici per servizi pubblici e dall’altro di superfici rinaturalizzate.

Per concludere, è importante sottolineare come l’operazione di delocalizzazione dei volumi risulti particolarmente efficace da un punto di vista ecologico; con essa infatti si vanno a liberare aree prossime a quelle naturali di pregio già esistenti e si va quindi immediatamente ad aumentare il valore di continuità ecologica territoriale a ulteriore potenziamento dell’intero sistema delle aree protette e ad alto valore naturale comunale, provinciale e regionale.

Possiamo aggiungere in ultimo che la previsione di realizzare il peduncolo autostradale sull’AT1 ha la “controindicazione” di rappresentare un elemento di frammentazione per il residuale territorio naturale dell’intorno del comparto e rende parzialmente vanificati gli sforzi di mantenimento della connessione ambientale nel suo progetto di sviluppo. Sotto questo profilo risulta ancora più auspicabile quindi che si inneschi il meccanismo di rinaturalizzazione delle aree di cui dicevamo.

Come sempre sottolineano i naturalisti, infatti, non è importante solamente mantenere quote di suolo libero, non impermeabilizzato e non urbanizzato, ma anche e soprattutto tenerle in continuità fisica con altro territorio naturale, affinché si possa produrre il massimo effetto di efficienza ecologica.

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