governo – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 Comune di Oggiono: Adottato il nuovo Piano di Governo del Territorio redatto da Archetipo Srl http://blog.archetiposrl.com/2014/02/comune-di-oggiono-adottato-il-nuovo-piano-di-governo-del-territorio-redatto-da-archetipo-srl/ Fri, 14 Feb 2014 09:21:14 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=515 stemma-comune-oggiono

Pubblicato sul n.22 del 28/05/14 del BURL il PGT di Oggiono.

Il 16 dicembre 2013 il consiglio comunale del comune di Oggiono (LC), con DCC n. n. 83 del 16/12/2013, aveva definitivamente approvato il suo primo Piano di Governo del Territorio (PGT). Lo strumento urbanistico generale, interamente redatto da Archetipo srl, in collaborazione con lo studio del collega arch. Andrea Negrini, è stato frutto di tre anni di lavoro a stretto contatto con l’amministrazione per la definizione degli obiettivi e delle azioni da intraprendere per lo sviluppo di questo interessante territorio.

Il comune di Oggiono è caratterizzato da un ambiente naturale con notevoli valori paesistico ambientali ma anche da un tessuto industriale di piccole medie imprese di non poco interesse economico.

Con i suoi quasi 9.000 abitanti, la presenza del lago di Annone e una ricca rete di servizi attivi in diversi settori, da quello socio sanitario (presenza di strutture di accoglienza per anziani) a quello educativo (presenza di un istituto scolastico superiore) e ricreativo (un campo sportivo pluriattrezzato di 40.000mq) Oggiono è andato nel tempo configurandosi come un polo attrattore di livello sovracomunale sia per il lavoro che per il sistema dei servizi offerti.

A fronte di ciò è chiaro come il lavoro di redazione del PGT sia stato particolarmente complesso ma anche delicato, perché finalizzato alla definizione di strategie per il futuro di Oggiono in grado di mantenere il ruolo attrattore oggi svolto dal comune ma anche di favorirne un ulteriore sviluppo.

DP 09 - Obiettivi di piano

PAROLE CHIAVE:

  • Salvaguardia  del lago e dei versanti collinari della frazione di Imberido e della piana agricola verso Sirone;
  • Riqualificazione del tessuto storico incentivando il decentramento di attività incompatibili.

Obiettivo principale del lavoro è stato centrare azioni che permettessero questo sviluppo in chiave quanto più possibile equilibrata favorendo il miglioramento dei quadri economico e sociale senza rinunciare alla protezione e alla valorizzazione del suo delicato ambiente naturale.

A tal fine sono stati definiti i seguenti obiettivi principali:

  • salvaguardia degli ambiti residuali di naturalità impedendo, dove necessario, la definitiva saldatura dell’edificato a scapito della capacità di connessione ecologica tra gli ambienti;
  •  salvaguardia delle aree agricole nelle specifiche caratterizzazioni, funzionali anche alla conservazione dei corridoi ecologici.
  •  valorizzazione dei centri storici e degli insediamenti produttivi non più compatibili con le prevalenti funzioni dell’edificato esistente o dismesse.
  •  integrazione e potenziamento dei servizi alla persona, di interesse pubblico o generale.
  •  acquisizione di aree per la realizzazione di servizi di uso pubblico, in relazione a carenze e fabbisogni riscontrati.

La strategia di intervento inoltre è stata riferita a due modalità:

Consolidamento e riqualificazione della struttura urbana attuato:

  • attraverso la ricomposizione degli elementi di centralità urbana, promuovendo la trasformazione e la riconversione di tessuti produttivi e di elementi di valore storico;
  • attraverso la promozione di interventi di riqualificazione urbanistica nel centro abitato, finalizzati alla conservazione delle parti del territorio di interesse storico-documentale e alla valorizzazione dei principali ambiti di erogazione di servizi di interesse collettivo;
  • attraverso la promozione di interventi di completamento del tessuto edilizio in gran parte già impegnati dalla precedente gestione urbanistica e promuovendone di nuovi sempre collegati alla realizzazione di infrastrutture e servizi per la collettività;
  • attraverso l’uso della “compensazione urbana” diffusa atta a promuovere riqualificazione mirata.

Relazioni e ruolo del verde:

Il ruolo del verde, inteso come sistema di spazi aperti (pubblici e privati), rafforzato non solo riconoscendo la valenza degli elementi singoli che lo compongono, ma anche favorendo le relazioni dei sistemi territoriali ad elevata naturalità.

Tali relazioni possono essere sviluppate:

  • attraverso l’individuazione di connessioni ambientali o singoli elementi del connettivo ambientale (ad esempio gli elementi della continuità del verde nel tessuto insediativo), recuperabili nel tessuto urbano consolidato, negli ambiti di trasformazione, negli ambiti perequati e negli ambiti di riqualificazione del centro storico;
  •  la valorizzazione degli ambiti delle sponde del Lago di Annone tramite il meccanismo della “compensazione ambientale” diffusa;
  •  la valorizzazione e tutela dei presidi rurali storici delle cascine tramite specifici Piani di Recupero.

PR3.2b_Assetto del territorio urbanizzato e non

Da un punto di vista puramente dimensionale infine, il complesso delle azioni di riqualificazione ed espansione del tessuto urbanizzato fissa una crescita demografica  non superiore a ulteriori 2.500 abitanti insediabili, per una popolazione complessiva inferiore alla soglia dimensionale di 12.000 residenti data inizialmente dall’amministrazione comunale.

Di seguito si rimanda al link del sito comunale dov’è possibile scaricare la completa documentazione di piano.

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Proroga dei termini per l’approvazione dei PGT http://blog.archetiposrl.com/2013/07/proroga-dei-termini-per-lapprovazione-dei-pgt/ Fri, 12 Jul 2013 08:32:49 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=231 ob_glasses

Con la Legge regionale n. 1 del 4 giugno 2013 viene introdotta una importante modifica alla legge regionale n.12 del 11 marzo 2005 “legge per il governo del territorio”, per cui le amministrazioni comunali hanno la facoltà di approvare il PGT entro il 30 Giugno 2014; inoltre possono prorogare fino al 31 dicembre 2014 il documento di piano approvato però entro il 31 dicembre 2009.

La modifica della legge inoltre introduce due nuove articoli, uno riguardante disposizioni sanzionatorie per i comuni privi di PGT ed il secondo stabilisce una normativa per la pianificazione dei Comuni interessati dal sisma del 2012.
In particolare specifica quali interventi saranno ammessi in caso di mancata approvazione del PGT entro il 30 Giugno 2014:

  • nelle zone omogenee A, B, C e D individuate dal previgente PRG, interventi sugli edifici esistenti nelle sole tipologie di cui all’articolo 27, comma 1, lettere a), b) e c);
  • nelle zone E e F individuate dal previgente PRG, gli interventi che erano consentiti dal PRG o da altro strumento urbanistico comunque denominato;
  • gli interventi in esecuzione di piani attuativi approvati e convenzionati entro il 30 giugno 2014, con convenzione non scaduta.

Per chi fosse interessato a conoscere lo stato di adeguamento dei Piani Urbanistici nei comuni della provincia di Monza e Brianza può andare a questa pagina della Provincia

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Piano di Governo del Territorio http://blog.archetiposrl.com/2013/07/piano-di-governo-del-territorio/ Fri, 12 Jul 2013 08:23:58 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=225 pgtll Piano di Governo del Territorio (PGT) è il principale strumento di pianificazione locale che definisce l’assetto dell’intero territorio comunale. Introdotto con la Legge Regionale n° . 12/2005 ( in data 4 giugno 2013 è stata introdotta una importate modifica relativa alla proroga dei termini per l’approvazione dei PGT),  va a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale.

Il PGT nel rispetto delle peculiarità storiche, culturali, naturalistiche e paesaggistiche del territorio comunale dovrà: 

  • stabilire la pianificazione del territorio comunale;
  • essere improntato alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale intesa come la garanzia di uguale possibilità di crescita del benessere dei cittadini e di tutela dei diritti delle future generazioni;
  • essere ispirato a criteri di partecipazione, collaborazione, flessibilità;
  • promuovere il recupero e la riqualificazione delle aree degradate o dismesse, la tutela dell’ambiente e gli aspetti socio-economici;
  • stabilire, in coerenza con le strategie di governo del territorio, linee di indirizzo in merito al sistema del commercio e della viabilità e ciò al fine di determinare il Piano del Commercio e il Piano della Mobilità sostenibile.

I documenti che costituiscono il PGT sono principalmente: Documento di Piano, Piano dei Servizi, e Piano delle Regole

Il Documento di Piano  

Il Documento di Piano è lo strumento che identifica gli obiettivi ed esprime le strategie che servono a perseguire lo sviluppo territoriale, economico e sociale, nell’ottica di una valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e culturali. Ha validità quinquennale, e non ha effetti sul regime giuridico dei suoli.

Il Piano dei Servizi

Definisce le strutture pubbliche o di pubblico interesse di cui il comune necessita. Deve pertanto tenere conto della popolazione residente nel comune o che gravita in esso, così come di quella prevista in futuro dal Documento di Piano. Il Piano dei Servizi prende in considerazione anche i costi operativi delle strutture pubbliche già esistenti e i costi di realizzazione di quelle previste, analizzando la loro fattibilità e definendo la modalità di realizzazione dei servizi. Le aree identificate come di pubblico interesse danno luogo a indicazioni di tipo prescrittivo e vincolante per 5 anni dall’entrata in vigore del PGT, indicazioni che decadono qualora la struttura non sia inserita entro questo termine nel programma triennale delle opere pubbliche.

Il Piano delle Regole

Strumento di controllo della qualità urbana e territoriale che disciplina l’intero territorio comunale ad esclusione degli ambiti di trasformazione previsti nel Documento di Piano e le aree disciplinate dal Piano dei Servizi.

Definisce:

  • le caratteristiche fisico-morfologiche che caratterizzano l’esistente,
  • l’ambito del tessuto urbano consolidato,
  • gli immobili assoggettati a tutela,
  • gli edifici e aree a rischio di compromissione o degrado,
  • identifica parametri da rispettare e modalità d’intervento.

Individua :

  • le aree destinate all’agricoltura,
  • le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologico;
  • le aree non soggette a trasformazione urbanistica e per tali aree detta la disciplina d’uso, di valorizzazione e di salvaguardia.

Non ha termini di validità, è sempre modificabile ed ha effetti sul regime giuridico dei suoli. 

Le principali novità concettuali introdotte dal Piano del governo del territorio riguardano:

  • la partecipazione dei cittadini: infatti l’amministrazione comunale è tenuta ad informare la cittadinanza quando decide di iniziare la stesura del PGT, e I cittadini o le associazioni di cittadini sono invitati già da questa fase a formulare proposte in merito. La differenza rispetto al Piano regolatore generale sta nel fatto che in quel caso i cittadini erano chiamati ad esprimersi solo dopo la prima adozione sotto forma di osservazioni al PGT già adottato.
  • la compensazione: ovvero il principio secondo cui l’amministrazione comunale in cambio della cessione gratuita di un’area sulla quale intende realizzare un intervento pubblico può concedere al proprietario del suolo un altro terreno in permuta o della volumetria che può essere trasferita su altre aree edificabili. Questa volumetria è liberamente commerciabile. Ovviamente il privato può realizzare in proprio l’intervento pubblico stipulando un’apposita convenzione con l’amministrazione comunale. I commi 3 e 4 articolo 11 della suddetta legge 12 normano le possibilità di compensazione.
  • la perequazione: che contempla due concetti tra loro distinti. Il principio secondo cui i vantaggi derivanti dalla trasformazione urbanistica devono essere equamente distribuiti tra i proprietari dei suoli destinati ad usi urbani e il principio secondo cui questi vantaggi debbano essere condivisi con la comunità dotandola, senza espropri e spese, di un patrimonio pubblico di aree a servizio della collettività. Questo concetto è introdotto dal comma 2 articolo 11 della suddetta legge 12.
  • l’incentivazione urbanistica: ovvero qualora l’intervento urbanistico introduca rilevanti benefici pubblici aggiuntivi a quelli previsti è possibile incentivare l’intervento concedendo un maggiore volume edificabile fino ad arrivare ad un aumento del 15%. In pratica il privato può chiedere all’amministrazione comunale una maggiorazione del volume assegnato dando in cambio qualche vantaggio per la cittadinanza. Questa possibilità è prevista dal comma 5 articolo 11 della suddetta legge 12.
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