green building – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 Sostenibilità: Protocollo ITACA http://blog.archetiposrl.com/2013/11/sostenibilita-protocollo-itaca/ Fri, 29 Nov 2013 14:18:40 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=426 logo_protocolloITACANel 1996 il processo di ricerca internazionale, denominato Green Building Challenge, si è posto l’obiettivo di un approccio operativo locale verso un’evoluzione della prassi costruttiva definendo uno standard che fosse comune a livello internazionale, analizzando il grado di sostenibilità di un edificio prendendo in esame le peculiarità relative al contesto politico, geografico e sociale dei diversi ambiti.
Questo processo ha definito un metodo denominato SBMethod a cui hanno aderito 20 paesi.
L’Italia sviluppa e testa la prima applicazione della metodologia, nel 2000, dando vita allo strumento operativo SBTool IT.
Il metodo SB, come base per la realizzazione di uno strumento di valutazione di riferimento nazionale, viene adottato dall’associazione delle Regioni Italiane (ITACA) nel 2002 indotta alla scelta da vari aspetti:  la natura prestazionale e non prescrittiva dei suoi criteri di valutazione; trasparenza e oggettività di valutazione di tale strumento; semplice comunicazione del risultato finale; aderenza alla normativa tecnica nazionale dei metodi di calcolo.
Così nasce il Protocollo ITACA.

Facciamo un passo indietro ed analizziamo come funziona SBMethod per la valutazione internazionale.
Il suo principio è, in base alla prassi costruttiva tipica dell’area geografica in cui si opera, quantificare il livello di sostenibilità di un edificio.
L’analisi prestazionale avviene tramite una matrice articolata in: aree di valutazione, criteri e categorie; seguendo una struttura a livelli gerarchici.

Le aree di valutazione tengono in considerazione le principali problematiche ambientali ed i criteri affrontano diverse problematiche:

  • qualità del sito
  • consumo di risorse (energia primaria, da fonti rinnovabili, materiali eco-compatibili, acqua potabile, prestazioni dell’involucro)
  • carichi ambientali (emissioni di CO2, rifiuti soliti, acque reflue, impatto sull’ambiente circostante)
  • qualità ambientale indoor (ventilazione, benessere termoigrometrico, visivo, acustico, inquinamento elettromagnetico)
  • qualità del servizio (sicurezza in fase operativa, funzionalità ed efficienza, mantenimento delle prestazioni in fase operativa)

ProtocolloITACA_PIEMONTECriterio A.1.10 – Qualità del Sito

 

Ogni criterio riceve un punteggio da -1 a 5 ed è organizzato in 28 schede per il Protocollo semplificato e 70 per quello completo.
I punteggi ottenuti per ciascun aspetto valutato vengono aggregati attraverso una somma pesata fino a definire un unico punteggio finale complessivo, espresso sulla scala da -1 a +5.
Un edificio che, su tutti i criteri, ottiene zero corrisponde ad un edificio standard: non è stato messo in atto alcuno sforzo progettuale per sopperire agli obiettivi di sostenibilità prefissati, ma si è limitati al rispetto dei limiti normativi vigenti.
Più si attua una progettazione avanzata a livello di sostenibilità, più il livello ottenuto si avvicinerà al punteggio 5: eccellenza.
I protocolli regionali vengono perlopiù utilizzati per bandi, gare d’appalto e nei Piani Casa, dove, in base al punteggio di valutazione, vengono attuati meccanismi di premialità finanziaria e volumetrica per promuovere il tema della sostenibilità.
Nelle realtà regionali, il protocollo, fa riferimento ad un quadro legislativo e normativo preciso:

  • Protocollo internazionale
  • Direttive Europee
  • Decreti applicativi di recepimento delle direttive a livello Nazionale
  • Leggi e decreti Regionali
  • Norme tecniche ISO, CEN e UNI.

Ciò che differenzia il Protocollo ITACA e SBTool IT da altri sistemi di valutazione adottati in Italia è: l’essere basati su un metodo internazionale (SBMethod) sviluppato dal processo di ricerca del Green Building Challenge, ma con gestione e proprietà italiana (iiSBE Italia, l’Istituto per le tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e ITACA).  L’unicità del soggetto gestore (ESIt) degli strumenti di valutazione garantisce il controllo e la qualità tecnica degli strumenti, in quanto si tratta di un sistema scientifico neutro che restituisce risultati oggettivi e scientificamente validi.

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Isolamento termico delle pareti http://blog.archetiposrl.com/2013/09/isolamento-termico-delle-pareti/ Fri, 06 Sep 2013 08:35:05 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=284  

cappotto

“La coibentazione è una tecnica con cui isolare due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, in modo che i due sistemi non si scambino calore o vibrazioni sonore tra di loro”.

La legislazione ha valutato l’importanza di questi aspetti, tanto che la normativa vigente detta particolari obblighi da rispettare per favorire il contenimento energetico, ridurre le emissioni di sostanze nocive in atmosfera (come la CO2) e limitare lo sfruttamento delle risorse naturali. (vedi Green Building)

Tipicamente la coibentazione è effettuata interponendo, tra le due parti, particolari materiali che non permettono lo scambio di calore, nel caso d’isolamento termico, o lo scambio di vibrazioni, nel caso di isolamento acustico. Tale tecnica è parte fondamentale per la costruzione di nuovi edifici che debbono rispettare severe norme, per garantire un risparmio energetico elevato, ma poiché i materiali sono facili da reperire e le fasi di posa in opera si sono semplificate, rendono la coibentazione una caratteristica fondamentale nella conservazione e riqualificazione del contesto urbano esistente.

Se le pareti della casa sono prive d’intercapedine, si deve applicare uno strato di materiale isolante termico sulla faccia interna delle pareti stesse, direttamente o su listelli di legno fissati con viti e tasselli. Si possono usare pannelli d’isolanti termici in forma semi rigida di lana di roccia o di lana di vetro, trattata con resine termoindurenti, rivestiti su una faccia da un foglio di carta bitumata, che costituisce una barriera al vapore. Nel caso invece ci sia la presenza d’intercapedine è possibile incrementare l’isolamento termico riempiendole con granuli di argilla espansa o schiuma di poliuretano.

Il cappotto esterno, utilizzato principalmente nelle nuove costruzioni, ricopre interamente le pareti dell’edificio costituite anche da materiali diversi, permette di correggere il fenomeno dei ponti termici e riduce gli effetti indotti nei paramenti murari dai cambiamenti repentini o notevoli di temperatura esterna. Esso riduce gli sbalzi termici ed evita la formazione di muffa e condensa, migliorando il comfort ambientale della casa e contribuendo notevolmente al risparmio energetico.

Per la posa del cappotto la prima cosa da fare è applicare il materiale sulla parte esterna della muratura attraverso malte, colle o tasselli ad espansione, in genere i pannelli che si andranno ad applicare e che sono di fatto il cappotto, possono essere di diversi tipi: o di polistirene espanso o di  lana minerale (lana di roccia o lana di vetro). Successivamente i pannelli vengono ricoperti da una rete in fibra di vetro che facilita l’aggrappaggio dell’intonaco di finitura a cui verrà in seguito applicata lo strato di finitura costituito da materiali di rivestimento o semplice tinteggiatura.

Oltretutto è buona cosa prestare attenzione ai materiale isolanti utilizzati, perché può succedere che si formi della condensa dovuto all’umidità. Per ovviare a questo problema può essere opportuno inserire una barriera al vapore.

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