legno – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 ARCA, certifica non solo la “casa” ma anche il progetto e il cantiere http://blog.archetiposrl.com/2016/10/arca-certifica-non-solo-la-casa-ma-anche-il-progetto-ed-il-cantiere/ Fri, 28 Oct 2016 09:47:31 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1999 B6_DEFF_1

Obbiettivo della certificazione ARCA non è solamente offrire un edificio certificato sotto l’aspetto energetico, ma anche assicurarsi che il processo progettuale e soprattutto edilizio vengano eseguiti nella maniera corretta. Proprio per questo Archetipo ha voluto che la sua nuova residenza, Residenza Green Living in Biassono, si fregiasse di questa certificazione.

Per assicurare che il progettista e l’impresa edile rispettino queste regole fondamentali, ARCA suddivide l’iter di certificazione in due fasi: Revisione in fase di progettazione e Revisione in fase di realizzazione in cantiere (comprensivo dei test finali da effettuare in opera).

REVISIONE IN FASE DI PROGETTAZIONE (Progetto)
Questa fase è suddivisa in una prima parte preparatoria, in cui viene impostata la documentazione di progetto tramite l’ausilio della CHL.P (Check List di progetto), e una parte successiva, in cui viene verificato il positivo soddisfacimento dei requisiti della fase di progettazione.

livelli_qualitativi

All’atto pratico, in fase di progetto, Archetipo ha inviato all’organo certificatore il materiale tecnico comprensivo di moduli, schede tecniche e disegni su come dovrà essere realizzato l’intervento Green Living, in modo che l’organismo di certificazione VERIFICASSE la rispondenza dell’opera ai requisiti dello schema ARCA definiti nel Regolamento Tecnico (RT), individuando i crediti perseguiti e «l’obiettivo di classificazione/punteggio» desiderato, che, nel nostro caso, trattasi del livello Arca GOLD. Esaminata la documentazione ricevuta, viene valutata la completezza e congruità ed eventualmente vengono richiesti integrazioni e/o modifiche al Richiedente (Archetipo), assistendolo e fornendo i chiarimenti necessari.

REVISIONE IN FASE DI REALIZZAZIONE (Cantiere)
Le attività̀ di verifica da parte dell’organo di certificazione in fase di realizzazione avvengono solo a seguito dell’esito positivo della Revisione Finale in fase di Progetto.

In questa fase si attesta, attraverso Audit in sito, evidenze documentali e fotografiche, e, tramite l’ausilio della CHL.C (Check List di cantiere), il positivo soddisfacimento dei requisiti della fase di costruzione.

L’iter, attualmente, prevede un programma di audit in sito da parte del Tecnico Verificatore per l’esecuzione di un numero minimo di 3 visite, normalmente in corrispondenza dell’esecuzione delle seguenti opere:

  • 1a visita: opere strutturali lignee. Visita avvenuta nel mese di Luglio presso la Residenza Green Living;
  • 2a visita: posa degli impianti;
  • 3a visita: opere avanzate di finitura e posa impianti

Il primo Audit in cantiere è stato eseguito il 14 luglio 2016. Durante il sopralluogo il VERIFICATORE ha controllato i requisiti previsti in progetto e determinati con la CHL.P (Check List di progetto), tramite la documentazione fotografica prodotta da ARCHETIPO e dai principali suoi fornitori e specifiche misurazioni e controlli in opera. In questa fase il montaggio della struttura in legno-calcestruzzo è stato eseguito fino in copertura.

Nello specifico, durante il primo audit, si sono verificati i seguenti  requisiti:

– resistenza e sicurezza sismica (PT1),
– resistenza e sicurezza al fuoco (PT2),
– rispetto delle prescrizioni per impedire il fenomeno di risalita dell’umidità per l’attacco a terra delle pareti (GE1).

Inoltre si sono eseguiti dei check sulla programmazione dei lavori e sulle attività di coordinamento di tecnici ed imprese, svolte e da svolgersi, per la buona riuscita dell’opera e il raggiungimento degli obbiettivi previsti con la progettazione integrata.

verifica elementi strutturali
verifica elementi strutturali

Per la specifica tecnica (PT1) relativa alla resistenza e sicurezza sismica, il verificatore ha provveduto a controllare la corrispondenza tra progetto e costruito, soffermandosi particolarmente sugli elementi portanti principali (pareti, pilastri, travi e solai) e sui nodi di connessione.  Si sono eseguite misure specifiche degli elementi portanti e con un ampia documentazione fotografica si è provveduto a verificare quanto eseguito in officina relativamente alle strutture prefabbricate in legno.

Per la specifica tecnica (PT2) relativa alla resistenza e sicurezza al fuoco, il verificatore ha richiesto evidenza fotografica delle varie fasi costruttive che attestano il rispetto dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo minimo di 60min.

Per la specifica tecnica (GE1) relativa all’attacco a terra, il verificatore ha visionato la documentazione fotografica delle varie fasi costruttive e dei vari strati che costituiscono il nodo di attacco parete alle strutture in c.a. Inoltre, ha riscontrato la presenza di guaine impermeabilizzanti a protezione da umidità ed acqua delle pareti.

Guiaina impermeabile sotto ai pilastri
Guiaina impermeabile sotto ai pilastri

Si è inoltre verificata sul posto e da documentazione fotografica la presenza di teli a protezione delle strutture lignee dalla pioggia durante il montaggio della struttura, in modo che la stessa non rimanga per lungo tempo esposta ad agenti atmosferici.

posa pareti Piano Attico
posa pareti Piano Attico

A fine giornata tutte le verifiche hanno prodotto esito positivo.

Il secondo Audit in cantiere è stato eseguito lo scorso 19 Ottobre 2016. Durante il sopralluogo il VERIFICATORE ha controllato i requisiti previsti in progetto e determinati con la CHL.P (Check List di progetto), tramite la documentazione fotografica prodotta da ARCHETIPO e specifiche misurazioni e controlli qualitativi in opera.

Nello specifico si sono verificati i seguenti  requisiti:

– resistenza e sicurezza al fuoco (PT2) con la visione dei collari antifuoco previsti in progetto per la compartimentazione dei solai orizzontali;

– efficienza energetica dell’edificio (PT3) con la verifica della posa dell’isolamento a cappotto sul vano scala e dello spessore degli isolanti delle contro pareti;

– Ventilazione meccanica controllata (PT6), verificando i fori di passaggio per estrazione ed immissione, come da progetto, e la loro corretta tenuta all’aria;

– umidità di risalita e condensazione (GE1), rilevando lo strato di impermeabilizzazione sullo strato interno della muratura in legno di piano a piano terra, opera conclusiva per preservare dall’umidità l’attacco a terra ;

– realizzazione di impianti (GE2), controllando in particolar modo lo strato di coibentazione delle tubazioni acqua fredda sanitaria per i punti acqua esterni previsti sui terrazzi ed i montanti dell’ impianto di riscaldamento e idrico sanitario;

– prodotti in legno(ES1): prodotta certificazione del legno utilizzato per le strutture portanti con rispetto della catena di custodia. Le strutture portanti in legno risultano certificate FSC;

– programma di progettazione integrata (ES2), verificando la presenza di verbali di coordinamento tra i vari soggetti interessati dall’esecuzione delle opere. Le riunioni di coordinamento e i conseguenti verbali hanno lo scopo di discutere delle eventuali criticità riscontrate, formulare soluzioni e migliorie costruttive, fare una revisione dello status dei lavori.

Rispetto alla specifica PT2 sulla resistenza e sicurezza al fuoco, durante l’audit, si è provveduto a verificare caratteristiche tecniche, posizionamento e corretto montaggio dei sistemi adottati per garantire la compartimentazione per la tenuta al fuoco ed al fumo tra diversi alloggi, in particolar modo in corrispondenza del passaggio colonne di scarico e colonne per estrazione cappe cucina.

collare rei 2 collare rei

Il sistema di ventilazione meccanica (specifica PT6), con recuperatore entalpico del calore, prevede per ciascun alloggio un’apparecchiatura posta nel controsoffitto che, tramite due tubazioni, prevede un’estrazione ed un immissione di aria con l’esterno. In fase di audit si è provveduto a controllare la conformità di quanto eseguito con il progetto e la corretta sigillatura nell’intorno delle tubazioni, per garantire la miglior tenuta all’aria della parete esterna.

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L’attacco a terra della muratura in legno costituisce uno degli elementi di maggior attenzione della certificazione ARCA. L’intento è quello di preservare la struttura in legno da qualsiasi problema derivante dalla presenza di umidità all’interno della parete, che possa nel tempo determinare un degrado del materiale. Nella prima visita ispettiva sono stati eseguiti diversi check sui sistemi adottati durante la progettazione dell’edificio. Nella seconda visita si ha avuto evidenza della posa dell’ultimo strato di impermeabilizzazione sul lato interno della muratura, eseguito con una guaina a freddo risvoltata per circa 50 centimetri sulla parete.

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Realizzazione Terzo Piano non Esistente: http://blog.archetiposrl.com/2015/01/%ef%bb%bfrealizzazione-terzo-piano-non-esistente/ Tue, 27 Jan 2015 11:08:52 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1288 archetiposrl-appartamenti-vendita-lissoneResidenza Nobel – Lissone
  • Fase 1: Realizzazione nuovo solaio.
    La ristrutturazione comporta la realizzazione di un terzo piano fuori terra. E’ necessario dunque realizzare nuove porzioni di solaio con travetti in abete lamellare e cappa collaborante in calcestruzzo leggero in grado di sorreggere il nuovo piano soprastante e permettere la formazione della nuova copertura.
    Successivamente alla posa delle travi in abete e delle perline, la struttura viene puntellata, per evitare, in fase di getto della cappa collaborante, l’inflessione del solaio in  legno. Al termine del periodo di asciugatura del calcestruzzo strutturale alleggerito i puntelli possono essere rimossi.

solaio_terzo_piano_prima_dopo

  • Fase 2: realizzazione pareti perimetrali del nuovo piano.
    Grazie alla nuova metodologia della prefabbricazione esterna al cantiere, realizzare il terzo piano della Residenza Nobel, che precedentemente non esisteva, è più facile e veloce. Infatti in cantiere arrivano, pronti per la posa, i moduli delle pareti perimetrali grezze, che sono così costituite: Pannello in OSB + struttura portante a telaio in legno + isolamento in lana di roccia + Pannello in OSB.
  • Fase 3: Copertura.
    Tetto di tipologia a falda unica; struttura tetto ventilato in legno lamellare con pacchetto formato da barriera al vapore, lana di roccia, telo sottotetto resistente alla pioggia e manto di copertura in lastra grecata color grigio scuro.
    Il tetto è realizzato attraverso una struttura portante primaria in abete lamellare, ed una struttura portante secondaria in travetti di abete lamellare posati in opera attraverso moduli, così detti a “Cassone”, costituiti da un pannello a 3 stati in abete sul lato interno,  un rivestimento esterno in OSB ed all’interno una  guaina traspirante e l’ isolamento in lana di roccia.
  • Fase 4: Manto di Copertura
    Il nuovo manto di copertura costituito da una lastra metallica grecata coibentata all’intradosso con poliuretano espanso , è la soluzione ideale per proteggere il tetto dalle intemperie e isolare dal rumore, dal caldo e dal freddo l’edificio. La copertura della residenza NOBEL in termini di isolamento, oltre a presentare uno stato di poliuretano espanso ad alta densità, comprende anche una pellicola poliuretanica, uno strato di freno vapore a diffusione variabile ermetico all’aria ed un telo di sottotetto permeabile al vapore ed impermeabile alla pioggia.
    I vantaggi del manto di copertura in lamiera grecata con strato poliuretanico comprendono:
    • riduzione del rumore;
    • riduzione dell’effetto condensa;
    • riduzione dei danni da grandine;
    • eliminazione dei ponti termici;
    • eliminazione dei fenomeni di corrosione galvanica dovuti al contatto fra metalli diversi;
    • effetto “tetto caldo ventilato”.
  • Limiti di trasmittanza
    In fisica tecnica la trasmittanza termica (indicata con U) è una grandezza fisica che misura la quantità di calore scambiato da un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di differenza di temperatura e definisce la capacità di un elemento nello scambiare energia, ovvero l’inverso della capacità isolante di un corpo. Nel Sistema Internazionale si misura in W/mqK
    Più il valore è basso, maggiore è l’isolamento della struttura in esame. Tanto maggiore è l’isolamento termico, cioè tanto minore è la conducibilità termica e la trasmittanza, tanto maggiore è l’inerzia termica di una struttura, a parità di massa volumica della struttura.
    Con la Delibera VIII/8745 di Regione Lombardia, in tema di efficienza energetica, vengono imposti i limiti minimi da rispettare di trasmittanza termica sulle chiusure trasparenti nel loro complesso (telaio + vetro), sulle strutture opache (tamponamenti esterni, coperture, pavimenti ) per ciascuna zona climatica.

Limiti sulle chiusure trasparenti per le zone climatiche D, E ed F:
• Zona D = 2,4 W/mqK
• Zona E = 2,2 W/mqK –> Studio progettuale Residenza Nobel = 1,100 W/mqK
• Zona F = 2,0 W/mqK

Limiti sulle strutture opache verticali (tamponamenti esterni)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,34 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,147 W/mqK
• Zona F = 0,33 W/mqK

Limiti sulle strutture opache inclinate (coperture)
• Zona D = 0,32 W/mqK
• Zona E = 0,30 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,136 W/mqK
• Zona F = 0,29 W/mqK

Limiti sulle strutture opache orizzontali (pavimenti)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,33 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,281 W/mqK
• Zona F = 0,32 W/mqK

Qui di seguito potete vedere gli schemi strutturali delle pareti perimetrali, delle superfici finestrate, dei relativi cassonetti e del tetto, studiati appositamente in modo da rispettare, e di molto, i limiti della delibera sopra riportata.

vai al sito >>

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3° Categoria: Edilizia Sostenibile – 13° Specifica: Produzione Locale (Gallery Finale) http://blog.archetiposrl.com/2014/09/3-categoria-edilizia-sostenibile-13-specifica-produzione-locale-gallery-finale/ Thu, 18 Sep 2014 15:37:08 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1137 specificaLo scopo dell’ultima specifica, ovvero la “Produzione Locale” è quello di aumentare la domanda di materiali e prodotti da costruzione che siano estratti e lavorati in zone non troppo distanti dal cantiere; sostenendo in tal modo l’economia regionale, l’uso di risorse locali e riducendo gli impatti sull’ambiente derivanti dal trasporto.

I punteggi della presente specifica possono essere ottenuti scegliendo una delle seguenti opzioni:

opzione 1:

  • opzione 1.a: Perseguire i requisiti secondo le modalità indicati nelle parti “Opzione 1.a”
  • opzione 1.b: nel caso in cui l’edificio si certifichi secondo lo standard LEED, ed ottenga il credito MR5, si ottiene automaticamente il punteggio indicato nella tabella del punteggio della presente specifica

opzione 2:

  • perseguire i requisiti secondo le modalità indicate nelle parti “Opzione 2”

punteggio

 

Specifiche in Fase di Progettazione 

OPZIONE 1.A

Il team di progettazione dovrà identificare, fin dalle prime fasi della progettazione, i possibili materiali e prodotti da costruzione che possano soddisfare i parametri VES.4min (vedi tab punteggio) che siano estratti, raccolti o recuperati e lavorati in raggio Res.4min rispetto al cantiere.

Tale analisi dovrebbe tenere in considerazione l’equazione riportata nella specifica.

Si rimanda ai seguenti documenti per la corretta raccolta delle evidenze:

  • RT-ES1 & ES4 “calcolo parametri secondo LEED”
  • RT-ES1 & ES4 “richiesta dichiarazione prodotti”

Gli stessi verranno messi a disposizione appena avviato il processo di certificazione.

 

OPZIONE 2

Il team di progetto dovrà specificare negli elaborati progettuali che:

  1. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti strutturali (o 1 nel solo caso di utilizzo di una sola tipologia di questi prodotti) siano prodotti (o ultimo assemblaggio) presso uno stabilimento che rispetti il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo specifico cantiere:
    1. X-LAM
    2. Bilama
    3. Trilama
    4. Lamellare
    5. OSB
    6. Elementi lineari strutturali massicci (travi, tavole …)
    7. Altri prodotti lignei strutturali (specificare)
  1. Almeno 2 su 4 dei seguenti prodotti di legno siano prodotti (o ultimo assemblaggio) presso uno stabilimento che rispetti il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo specifico cantiere:
    1. Finestre
    2. Porte
    3. Pavimenti
    4. Scale
  2. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti strutturali (o 1 nel solo caso di utilizzo di una sola tipologia di questi prodotti) siano prodotti utilizzando legname proveniente da boschi che rispettino il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo stabilimento (ultimo produttivo):
    1. X-LAM
    2. Bilama
    3. Trilama
    4. Lamellare
    5. OSB
    6. Elementi lineari strutturali massicci (travi, tavole …)
    7. Altri prodotti lignei strutturali (specificare)
  3. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti siano prodotti utilizzando legname proveniente da boschi che rispettino il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo stabilimento (ultimo produttivo):
    1. Finestre
    2. Porte
    3. Pavimenti
    4. Scale

Si rimanda alla specifica RT-ES1 & ES.4-1 “richiesta dichiarazioni prodotti” per esempi e modelli che possono essere utilizzati per richiedere e presentare le evidenze.

Specifiche in Fase di Realizzazione 

OPZIONE 1.A

Il produttore dell’edificio, prima dell’arrivo dei materiali e prodotti in cantiere, già allatto della richiesta d’offerta al proprio fornitore, dovrà richiedere, elencare e raccogliere tutte le informazioni dei materiali e prodotti incorporati permanentemente nell’edificio interessati dalla presente specifica. Contestualmente all’ordine deve essere esplicitamente richiesta al fornitore la documentazione fiscale dove si riporta:

  • il costo (valore) del prodotto

Contestualmente all’ordine deve essere esplicitamente richiesta al fornitore una dichiarazione nella quale si indica:

  • nome del materiale/prodotto
  • nome del produttore/rivenditore
  • peso complessivo del materiale/prodotto
  • la frazione di prodotto soddisfacente i requisiti cioè la percentuale in peso del materiale o prodotto che è stato estratto, raccolto, recuperato e lavorato all’interno di un raggio pari a Res.4min dal cantiere.

L’organismo di certificazione, allatto delle ispezioni in cantiere, dovrà verificare la presenza di tali dichiarazioni, secondo quanto richiesto nei documenti progettuali esecutivi. Le schede tecniche e certificazioni dovranno essere conformi alle specifiche progettuali richieste, tale verifica può essere svolta con il supporto del Direttore Lavori incaricato. Nell’Allegato C si riporta un esempio di elenco di raccolta alle attestazioni dei prodotti che sono utilizzati all’interno dello specifico edificio. Il produttore dell’edificio, durante la realizzazione dell’opera, dovrà assicurarsi che siano installati nell’edificio materiali e prodotti corrispondenti alle richieste di progetto.
Si rimanda ai seguenti documenti per la corretta raccolta delle evidenze:

  • RT-ES1 & ES4 “calcolo parametri secondo LEED”
  • RT-ES1 & ES4 “richiesta dichiarazione prodotti”

Gli stessi verranno messi a disposizione appena avviato il processo di certificazione.

OPZIONE 2

Il produttore dell’edificio dovrà richiedere e raccogliere le evidenze che:

  1. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti strutturali (o 1 nel solo caso di utilizzo di una sola tipologia di questi prodotti) siano prodotti (o ultimo assemblaggio) presso uno stabilimento che rispetti il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo specifico cantiere:
    1. X-LAM
    2. Bilama
    3. Trilama
    4. Lamellare
    5. OSB
    6. Elementi lineari strutturali massicci (travi, tavole …)
    7. Altri prodotti lignei strutturali (specificare)
  1. Almeno 2 su 4 dei seguenti prodotti di legno siano prodotti (o ultimo assemblaggio) presso uno stabilimento che rispetti il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo specifico cantiere:
    1. Finestre
    2. Porte
    3. Pavimenti
    4. Scale
  2. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti strutturali (o 1 nel solo caso di utilizzo di una sola tipologia di questi prodotti) siano prodotti utilizzando legname proveniente da boschi che rispettino il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo stabilimento (ultimo produttivo):
    1. X-LAM
    2. Bilama
    3. Trilama
    4. Lamellare
    5. OSB
    6. Elementi lineari strutturali massicci (travi, tavole …)
    7. Altri prodotti lignei strutturali (specificare)
  3. Almeno 2 su 7 dei seguenti prodotti siano prodotti utilizzando legname proveniente da boschi che rispettino il parametro Res.4min, indicato nella tabella del punteggio della presente specifica, rispetto allo stabilimento (ultimo produttivo):
    1. Finestre
    2. Porte
    3. Pavimenti
    4. Scale

Si rimanda alla specifica RT-ES1 & ES.4-1 “richiesta dichiarazioni prodotti” per esempi e modelli che possono essere utilizzati per richiedere e presentare le evidenze.

Equazione di calcolo per VES4min

Se solo una frazione di un prodotto o di un materiale viene estratto, raccolto, recuperato o lavorato localmente, allora solo quella frazione percentuale (in peso) contribuirà al valore di produzione locale. Sono da includere nel calcolo esclusivamente materiali permanentemente installati nell’edificio. Componenti meccaniche, elettriche, idrauliche e articoli speciali quali ascensori e impianti non devono essere inclusi in questo calcolo.

calcolo

Costo totale dei materiali può essere calcolato, in alternativa, attraverso la redazione del computo metrico estimativo, o di un documento similare. Il vantaggio di utilizzare i costi reali dei materiali, invece di considerare il valore predefinito del 45%, è che per i progetti in cui il costo dei materiali è inferiore al 45% sarà più facile raggiungere le soglie del 10% e 20% per ottenere il credito, poiché il costo totale dei materiali è al denominatore della equazione sopra riportata.

I costi dei materiali includono tutte le spese per il trasporto del materiale in cantiere, devono tener conto di tutte le imposte (NB: se si considera l’iva la stessa deve essere considerata anche nel “Costo totale dei materiali”) e gli oneri di trasporto sostenuti dal costruttore ma devono escludere i costi della manodopera e delle attrezzature, una volta che il materiale è stato consegnato in cantiere.

Esempio di Calcolo

Il costo totale di costruzione di una biblioteca è di 850.000,00€. Utilizzando il valore predefinito del 45%, il costo totale dei materiali, escludendo gli oneri d montaggio e le attrezzature è: 850.000,00 x 0,45 = 382.500€

Tabella ES 4.1

Per i prodotti fabbricati o assemblati contenenti solo alcuni componenti che sono stati estratti rispettando il valore Res.4min, i costi prodotti devono essere proporzionati in base al peso delle loro componenti; quindi essere inseriti nel calcolo complessivo.

Tabella ES 4.1 infissi

Fonte: Arca

 

GALLERY DI EDIFICIO AD USO ABITATIVO (intervento di edilizia sociale)
Progetto ATER di Social Housing, Motta di Livenza, 2010

planimetria generale prospetto sezione e prospetto realizzazione dei solai e del reticolo strutturale realizzazione delle pareti perimetrali realizzazione della copertura particolare scala d'accesso reliazzato vista dall'esterno vista dall'esterno 2 ]]>
Certificazione ARCA: Livelli di certificazione http://blog.archetiposrl.com/2014/09/certificazione-arca-livelli-di-certificazione/ Thu, 18 Sep 2014 09:05:07 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1107 archetiposrl_arcaDopo una breve spiegazione su cos’è la Certificazione Arca (disponibile a questo link) entriamo più nel dettaglio del Regolamento Tecnico che ci permette di ottenere la certificazione.

La certificazione si compone di prerequisiti, obbligatori, e di un sistema di crediti che il richiedente intende perseguire e che permette di posizionare l’edificio in legno su quattro livelli crescenti di certificazione.

La struttura documentale con cui sono gestiti e raccolti i requisiti nel Regolamento Tecnico è la seguente:

CATEGORIA   ———  SPECIFICA   ———  REQUISITO

Vi sono 3 categorie con complessive 13 specifiche, ecco l’elenco completo:

 

PREREQUISITO

TOTALE CREDITI

 

Categoria PRESTAZIONI TECNICHE (PT)

 

 

50

PT.1

Sicurezza antisimica

SI

6

 

PT.2

Resistenza e sicurezza al fuoco

SI

12

 

PT.3

Efficienza energetica dell’edificio

SI

11

 

PT.4

Isolamento acustico

SI

9

 

PT.5

Permeabilità all’aria dell’edificio

SI

7

 

PT.6

Ventilazione meccanica controllata

NO

5

 

 

Categoria GESTIONE EDIFICIO (GE)

 

 

30

GE.1

Regole della qualità costruttiva

SI

24

 

GE.2

Piano di manutenzione dell’edificio

SI

3

 

GE.3

Polizza assicurativa postuma decennale

NO

3

 

 

Categoria EDILIZIA SOSTENIBILE (ES)

 

 

20

ES.1

Legno certificato

SI

6

 

ES.2

Programma di progettazione integrata

SI

4

 

ES.3

Materiali basso emissivi

NO

4

 

ES.4

Produzione locale

NO

6

 

 

MASSIMO PUNTEGGIO OTTENIBILE

100

In ogni specifica vi sono descritti i requisiti da soddisfare.
Vi possono essere requisiti obbligatori o PREREQUISITI, che indicano le condizioni minime richieste dal presente Regolamento Tecnico al fine di ottenere la certificazione. Nel caso in cui uno o più di questi prerequisiti non sia soddisfatto, è necessario intraprendere tutte le azioni correttive al fine di ottenere la completa conformità, pena il mancato ottenimento della certificazione.

Vi sono requisiti volontari che forniscono CREDITI, vale a dire condizioni migliorative, rispetto ai prerequisiti, al fine di ottenere prestazioni e punteggi più elevati per l’edificio in legno.

Fonte: Arca

GALLERY DI EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE
Complesso Palatesta, 23 appartamenti in legno BOLOGNA

inquadramento planimetria fase lavorativa posa dei pannelli realizzazione dei solai tetto particolare copertura particolare facciata realizzato - vista dall'alto realizzato sottotetto particolare persiane ]]>
3° Categoria: Edilizia Sostenibile – 12° Specifica: Materiali Basso Emissivi (Gallery Finale) http://blog.archetiposrl.com/2014/09/3-categoria-edilizia-sostenibile-12-specifica-materiali-basso-emissivi-gallery-finale/ Fri, 05 Sep 2014 10:00:46 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1072 specificaLa specifica Materiali Basso Emissivi ha come scopo, quello di porre attenzione alla qualità dell’aria interna riducendo all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per il comfort ed il benessere degli installatori in primis e degli occupanti in seguito.

Tali requisiti si applicano all’intero edificio in legno per applicazioni interne eseguite esclusivamente in sito. Ai fini della presente specifica sono soggetti a dei valore limite di emissione di Componenti Organici Volatili (VOC) i seguenti prodotti:

  • Adesivi, primer, sigillanti, prodotti cementizi e vernici per legno applicati all’interno dell’edificio per pavimentazioni. (rif. Tab ES 3.2)
  • Tutte le pitture (sia a base acquosa che a base solvente pronte all’uso) applicate all’interno dell’edificio (rif. Tab ES 3.3)

Sono fatti salvo i minimi di legge.

punteggio

Specifiche in Fase di Progettazione 

Il team di progettazione dovrà prescrivere l’utilizzo di adesivi, primer, sigillanti, prodotti cementizi e vernici per legno per pavimentazioni e tutte le pitture usate all’interno dell’edificio con livelli di VOC descritti di seguito:

tab_3.2

prod_pavimentazioni

Valori di VOC riferiti al GEV Emicode Testing Method aggiornato al 03.03.2009, così come citato nel credito Ql4.1 dello standard LEED Italia 2009. In alternativa è possibile ottenere il credito ES 3, rif A1 nella tabella del punteggio, con prodotti classificati EC1 o EC1plus secondo il GEV nelle versioni successive a quella del 03.03.2009.

prod_pavimentazioni_2

Il team di progettazione dovrà specificare che i valori indicati nelle tabelle di cui sopra verranno verificati nei seguenti documenti forniti dal produttore:

  • Schede dati di sicurezza (schede SDS) e/o certificati e risultati di test;
  • Schede tecniche e/o dichiarazioni del produttore per prodotti da utilizzare in opera a seguito di dosaggi di diluenti o bi-tri-componenti (documentazione non necessaria per un prodotto venduto come pronto all’uso)

Tali attestazioni dovranno contenere almeno le seguenti informazioni:

  • nome del produttore
  • nome del prodotto

dati specifici sui VOC per ogni prodotto (adesivi, primer, sigillanti, prodotti cementizi e vernici per legno per pavimentazioni in µg/mc e pitture in g/l) conformemente agli standard indicati nella tabella ES 3.1

Specifiche in Fase di Realizzazione 

Il produttore dell’edificio, prima dell’arrivo dei materiali e prodotti in cantiere, già all’atto della richiesta di offerta al proprio fornitore, dovrà richiedere tutti i documenti forniti dal produttore necessari, come indicato nelle “specifiche in fase di progettazione”, dei materiali e prodotti incorporati nell’edificio, al fine di dimostrare che siano conformi ai valori indicati nelle tabelle ES 3.2 e ES 3.3. l’Organismo di Certificazione, all’atto dell’ispezione in cantiere, dovrà verificare la presenza di tali attestazioni. Tale verifica può essere svolta con il supporto del Direttore Lavori incaricato. Nell’Allegato C si riporta un esempio di elenco di raccolta delle attestazioni dei prodotti che sono utilizzati all’interno dello specifico edificio.

Il produttore dell’edificio, durante la realizzazione dell’opera, dovrà assicurarsi che i materiali, scelti tra quelli elencati dalla lista preparata in fase di progettazione, rispettino i valori indicati nella tabella ES 3.2 e ES 3.3. Si rimanda ai seguenti documenti per la corretta raccolta delle evidenze ed a supporto del processo:

  • RT-ES.3 “raccolta schede VOC”

A fine lavori di posa dei prodotti si consiglia almeno 15gg di ventilazione dei locali, al fine di favorire l’evacuazione dei Componenti Organici Volatili (VOC).

 

fonte: Arca

 

GALLERY DI EDIFICIO AD USO DIDATTICO
Desarzens, Asilo Nido e Archivio Comunale, Morges, 2010

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