ristrutturazione – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 Finestre: il monoblocco http://blog.archetiposrl.com/2015/04/finestre-il-monoblocco/ Thu, 23 Apr 2015 10:30:40 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1407 archetipo-appartamenti-venditaResidenza Nobel  – Lissone

Durante una progettazione completa di un’abitazione, così come in una ristrutturazione, che in questo caso ci interessa da vicino, un aspetto, che, sia la norma, che “la regola d’arte” ci impone di risolvere, è l’isolamento. Per ottenere ottimi risultati, è necessario studiare particolari accorgimenti costruttivi e di completamento per ridurre al minimo qualsiasi dispersione termica che comprometta le prestazioni della struttura e affinché si risponda in maniera adeguata alla richiesta di isolamento sia termico che acustico e quindi di risparmio energetico. Il problema principale da affrontare, riguarda essenzialmente la presenza di ponti termici, veri nodi nevralgici da questo punto di vista. 

Tra i punti della costruzione più coinvolti dai ponti termici, balconi e finestre rappresentano senz’altro quelli più interessati dal fenomeno.

In nostro aiuto viene il monoblocco, studiato e realizzato appositamente per risolvere i ponti termici che si verificano intorno agli infissi. Il monoblocco arriva già pronto per il montaggio, con notevole risparmio di tempo, grazie alla progettazione personalizzata del pezzo. Il monoblocco impiegato nella ristrutturazione è in grado di soddisfare i più alti requisiti in materia di risparmio energetico, garantendo allo stesso tempo massimi valori di isolamento termico – acustico e l’eliminazione dei ponti termici. Le sue superfici interamente intonacabili o rasabili rendono il monoblocco “invisibile” assicurando alla facciata la massima “eleganza”.

residenza_nobel_monoblocco
Qui di seguito spieghiamo graficamente le caratteristiche del monoblocco installato all’interno della Residenza Nobel, caratterizzato da un cassonetto isolato per l’alloggiamento dell’avvolgibile ed un vano per la predisposizione della zanzariera in modo da nascondere la sua struttura e rendere il tutto più armonioso alla vista.

residenza_nobel_monoblocco_scehda_tecnicaL’avvolgibile in alluminio, invece, è un sistema oscurante che unisce alla funzionalità, una elevata resistenza e un design adattabile a qualsiasi contesto. Il suo dosaggio preciso della luce assicura il massimo comfort abitativo; la sua solidità garantisce invece buon funzionamento e grande sicurezza.
residenza_nobel_avvolgibile

Fonte: Ideal Fenster

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Le pareti di tamponamento http://blog.archetiposrl.com/2015/04/le-pareti-di-tamponamento/ Thu, 23 Apr 2015 09:02:36 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1381 archetiposrl-appartamenti-vendita-lissoneResidenza Nobel – Lissone

L’intervento di riqualificazione ha previsto un integrale ripensamento degli spazi distributivi interni ed un utilizzo di nuove tecniche costruttive che oltre a garantire una elevata flessibilità costruttiva dotano il nuovo sistema di partizioni verticali di elevate caratteristiche prestazionali.

Si è passati dalla classica distribuzione ad open space degli uffici degli anni 70, formata da elementi di partizione interna in laterizio forato intonacati a gesso ad un sistema parete complesso e pluristrato. 

I tamponamenti esterni, erano costituiti da due strati di muratura separati da una camera d’aria e rifinite all’interno da uno strato di intonaco di calce, e all’esterno da intonaco al civile con finitura superficiale di materiale plastico color bordeaux, che con il passare del tempo si è sbiadito e degradato.

In fase di ristrutturazione per la realizzazione della Residenza Nobel, i tamponamenti interni sono stati tutti demoliti ed i pannelli smantellati. Per la realizzazione dei nuovi locali al posto dei vecchi laterizi, si è scelto di utilizzare una tecnica costruttiva autoportante e leggera che consente di non gravare col proprio peso in maniera eccessiva sul solaio dell’edificio. La stessa procedura viene applicata al lato interno della muratura esterna, in quanto lo strato interno di laterizio che costituiva la parete, è stato rimosso per agevolare il passaggio di tubazione e cavi necessari agli appartamenti.

lana di vetroLa tecnica costruttiva sopra descritta, prevede l’utilizzo di due elementi determinanti per garantire la leggerezza che il solaio ha bisogno, ovvero: struttura portante in acciaio e lastre in cartongesso. Le lastre utilizzate, sono composte da uno strato di gesso incorporato fra due strati di cartone speciale ad alta resistenza. Le lastre, sono poi fissate sull’orditura metallica mediante viti autofilettanti fosfatate. Una volta formato l’elemento costruttivo, i giunti tra le lastre andranno trattati con gli appositi prodotti complementari e con gli stucchi. All’interno di ogni parete troviamo pannello in lana di vetro trattato con leganti termoindurenti per l’isolamento termico ed acustico. Un’ulteriore accorgimento per il miglioramento dell’isolamento acustico è l’installazione di sottili strati di materiale fonoassorbente tra l’intelaiatura ed il soffitto sopra ed il pavimento sotto.

Di seguito una gallery delle lavorazioni sopra descritte e dei particolari di progetto in cui vengono suddivise le varie tipologie di parete e viene sezionata la loro struttura.

]]> Realizzazione Terzo Piano non Esistente: http://blog.archetiposrl.com/2015/01/%ef%bb%bfrealizzazione-terzo-piano-non-esistente/ Tue, 27 Jan 2015 11:08:52 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1288 archetiposrl-appartamenti-vendita-lissoneResidenza Nobel – Lissone

  • Fase 1: Realizzazione nuovo solaio.
    La ristrutturazione comporta la realizzazione di un terzo piano fuori terra. E’ necessario dunque realizzare nuove porzioni di solaio con travetti in abete lamellare e cappa collaborante in calcestruzzo leggero in grado di sorreggere il nuovo piano soprastante e permettere la formazione della nuova copertura.
    Successivamente alla posa delle travi in abete e delle perline, la struttura viene puntellata, per evitare, in fase di getto della cappa collaborante, l’inflessione del solaio in  legno. Al termine del periodo di asciugatura del calcestruzzo strutturale alleggerito i puntelli possono essere rimossi.

solaio_terzo_piano_prima_dopo

  • Fase 2: realizzazione pareti perimetrali del nuovo piano.
    Grazie alla nuova metodologia della prefabbricazione esterna al cantiere, realizzare il terzo piano della Residenza Nobel, che precedentemente non esisteva, è più facile e veloce. Infatti in cantiere arrivano, pronti per la posa, i moduli delle pareti perimetrali grezze, che sono così costituite: Pannello in OSB + struttura portante a telaio in legno + isolamento in lana di roccia + Pannello in OSB.
  • Fase 3: Copertura.
    Tetto di tipologia a falda unica; struttura tetto ventilato in legno lamellare con pacchetto formato da barriera al vapore, lana di roccia, telo sottotetto resistente alla pioggia e manto di copertura in lastra grecata color grigio scuro.
    Il tetto è realizzato attraverso una struttura portante primaria in abete lamellare, ed una struttura portante secondaria in travetti di abete lamellare posati in opera attraverso moduli, così detti a “Cassone”, costituiti da un pannello a 3 stati in abete sul lato interno,  un rivestimento esterno in OSB ed all’interno una  guaina traspirante e l’ isolamento in lana di roccia.
  • Fase 4: Manto di Copertura
    Il nuovo manto di copertura costituito da una lastra metallica grecata coibentata all’intradosso con poliuretano espanso , è la soluzione ideale per proteggere il tetto dalle intemperie e isolare dal rumore, dal caldo e dal freddo l’edificio. La copertura della residenza NOBEL in termini di isolamento, oltre a presentare uno stato di poliuretano espanso ad alta densità, comprende anche una pellicola poliuretanica, uno strato di freno vapore a diffusione variabile ermetico all’aria ed un telo di sottotetto permeabile al vapore ed impermeabile alla pioggia.
    I vantaggi del manto di copertura in lamiera grecata con strato poliuretanico comprendono:
    • riduzione del rumore;
    • riduzione dell’effetto condensa;
    • riduzione dei danni da grandine;
    • eliminazione dei ponti termici;
    • eliminazione dei fenomeni di corrosione galvanica dovuti al contatto fra metalli diversi;
    • effetto “tetto caldo ventilato”.
  • Limiti di trasmittanza
    In fisica tecnica la trasmittanza termica (indicata con U) è una grandezza fisica che misura la quantità di calore scambiato da un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di differenza di temperatura e definisce la capacità di un elemento nello scambiare energia, ovvero l’inverso della capacità isolante di un corpo. Nel Sistema Internazionale si misura in W/mqK
    Più il valore è basso, maggiore è l’isolamento della struttura in esame. Tanto maggiore è l’isolamento termico, cioè tanto minore è la conducibilità termica e la trasmittanza, tanto maggiore è l’inerzia termica di una struttura, a parità di massa volumica della struttura.
    Con la Delibera VIII/8745 di Regione Lombardia, in tema di efficienza energetica, vengono imposti i limiti minimi da rispettare di trasmittanza termica sulle chiusure trasparenti nel loro complesso (telaio + vetro), sulle strutture opache (tamponamenti esterni, coperture, pavimenti ) per ciascuna zona climatica.

Limiti sulle chiusure trasparenti per le zone climatiche D, E ed F:
• Zona D = 2,4 W/mqK
• Zona E = 2,2 W/mqK –> Studio progettuale Residenza Nobel = 1,100 W/mqK
• Zona F = 2,0 W/mqK

Limiti sulle strutture opache verticali (tamponamenti esterni)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,34 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,147 W/mqK
• Zona F = 0,33 W/mqK

Limiti sulle strutture opache inclinate (coperture)
• Zona D = 0,32 W/mqK
• Zona E = 0,30 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,136 W/mqK
• Zona F = 0,29 W/mqK

Limiti sulle strutture opache orizzontali (pavimenti)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,33 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,281 W/mqK
• Zona F = 0,32 W/mqK

Qui di seguito potete vedere gli schemi strutturali delle pareti perimetrali, delle superfici finestrate, dei relativi cassonetti e del tetto, studiati appositamente in modo da rispettare, e di molto, i limiti della delibera sopra riportata.

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Sposti l’edificio? Puoi usufruire del bonus 50% per le ristrutturazioni http://blog.archetiposrl.com/2014/01/sposti-ledificio-puoi-usufruire-del-bonus-50-per-le-ristrutturazioni/ Fri, 31 Jan 2014 10:19:19 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=492 archetiposrl-ristrutturazione

Nel caso di lavori che interessano demolizioni e ricostruzioni con lieve spostamento dell’edificio, si può applicare il bonus delle detrazioni fiscali del 50% sulle ristrutturazioni.

Spiega infatti, Il Sottosegretario dell’Economia On. Pier Paolo Baretta, che anche i sopracitati interventi grazie a delle normative meno rigide, possono rientrare tra quelli delle ristrutturazioni.

Il DL 69/2013, meglio conosciuto come decreto Del Fare, ha decretato come le demolizioni e ricostruzioni con cambio di sagoma debbano rispettare la volumetria preesistente. Come chiarito dal Sottosegretario,che ha specificato che la sagoma è strettamente legata all’area di sedime.

Facendo un excursus storico delle normativa, si nota come siano cambiate le direttive e si sia cercato di interpretare al meglio le nuove norme.

Il Dpr 380/2001 Testo unico dell’edilizia art. 3 comma d) recitava:

“interventi di ristrutturazione edilizia”, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e successiva fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali, a quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.

Successivamente, con il Dlgs 301/2002, è stato in seguito eliminato il riferimento al rispetto dell’area di sedime:

Al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 3, comma 1, lettera d), le parole: “successiva fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali, a quello preesistente” sono sostituite dalle seguenti: “ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente”;

In seguito però, con la circolare n.4174/2003 in merito a Chiarimenti interpretativi in ordine alla inclusione dell’intervento di demolizione e ricostruzione nella categoria della ristrutturazione edilizia, viene spiegato, come lo spostamento non deve stravolgere completamente l’intervento edilizio altrimenti sarebbe stato considerato come nuova costruzione.

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D.L. 21 giugno 2013 n. 69 “Decreto del Fare” http://blog.archetiposrl.com/2013/06/d-l-21-giugno-2013-n-69-decreto-del-fare/ Fri, 28 Jun 2013 10:22:09 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=184 001234501Sulla Gazzetta ufficiale n. 144 del 21 giugno scorso è stato pubblicato il cosiddetto Decreto Del Fare, il Decreto-legge 21 giugno 2013, n.69  recante Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.

Ristrutturazione
In particolare per quanto riguarda l’edilizia l’importante novità introdotta, consiste nell’estensione del concetto di ristrutturazione edilizia agli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici con sagoma differente da quelli preesistenti. Più semplicemente in caso di demolizione con ricostruzione la sagoma del nuovo edificio potrà differire completamente da quella esistente, l’importante è che sia mantenuta la stessa volumetria. Per questo non occorrerà più fare richiesta di Permesso di Costruire ma basterà presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Agibilità                                                                                                                                        Sarà sempre possibile richiedere il certificato di agibilità per singoli edifici o singole porzioni, purchè funzionalmente autonomi e a patto che siano stati effettuati con successo i collaudi delle opere di urbanizzazione primaria. Il certificato di agibilità “parziale” così ottenuto può essere prorogato una sola volta per un periodo massimo di 3 anni.

Velocizzare la P.A.                                                                                                                      Prima della presentazione della SCIA, il privato può richiedere allo Sportello Unico per l’Edilizia di provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso, comunque denominati, necessari per l’intervento edilizio, o presentare istanza di acquisizione dei medesimi atti di assenso contestualmente alla segnalazione.

Terre e rocce da scavo                                                                                                                 Il DM 161/2012 si applica solo ai materiali che provengono da attività o opere soggette a valutazione d’impatto ambientale o ad autorizzazione integrata ambientale.

Le terre e rocce da scavo che non rientrano nel DM sono comunque considerate sottoprodotti e non rifiuti se il produttore dimostra che sono destinate direttamente all’utilizzo in un determinato ciclo produttivo nello stesso sito o in un altro luogo, che non contengono fonti di contaminazione, che l’utilizzo in un successivo ciclo di produzione non determina rischi per la salute e che non è necessario sottoporle ad alcun trattamento preventivo, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere.

 

Anche il DURC si semplifica. Per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture il DURC si potrà acquisire in via informatica e avrà una validità di 180 giorni.

Scarica il Dl. 21/06/13 n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.”

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