tetto – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 Realizzazione Terzo Piano non Esistente: http://blog.archetiposrl.com/2015/01/%ef%bb%bfrealizzazione-terzo-piano-non-esistente/ Tue, 27 Jan 2015 11:08:52 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=1288 archetiposrl-appartamenti-vendita-lissoneResidenza Nobel – Lissone
  • Fase 1: Realizzazione nuovo solaio.
    La ristrutturazione comporta la realizzazione di un terzo piano fuori terra. E’ necessario dunque realizzare nuove porzioni di solaio con travetti in abete lamellare e cappa collaborante in calcestruzzo leggero in grado di sorreggere il nuovo piano soprastante e permettere la formazione della nuova copertura.
    Successivamente alla posa delle travi in abete e delle perline, la struttura viene puntellata, per evitare, in fase di getto della cappa collaborante, l’inflessione del solaio in  legno. Al termine del periodo di asciugatura del calcestruzzo strutturale alleggerito i puntelli possono essere rimossi.

solaio_terzo_piano_prima_dopo

  • Fase 2: realizzazione pareti perimetrali del nuovo piano.
    Grazie alla nuova metodologia della prefabbricazione esterna al cantiere, realizzare il terzo piano della Residenza Nobel, che precedentemente non esisteva, è più facile e veloce. Infatti in cantiere arrivano, pronti per la posa, i moduli delle pareti perimetrali grezze, che sono così costituite: Pannello in OSB + struttura portante a telaio in legno + isolamento in lana di roccia + Pannello in OSB.
  • Fase 3: Copertura.
    Tetto di tipologia a falda unica; struttura tetto ventilato in legno lamellare con pacchetto formato da barriera al vapore, lana di roccia, telo sottotetto resistente alla pioggia e manto di copertura in lastra grecata color grigio scuro.
    Il tetto è realizzato attraverso una struttura portante primaria in abete lamellare, ed una struttura portante secondaria in travetti di abete lamellare posati in opera attraverso moduli, così detti a “Cassone”, costituiti da un pannello a 3 stati in abete sul lato interno,  un rivestimento esterno in OSB ed all’interno una  guaina traspirante e l’ isolamento in lana di roccia.
  • Fase 4: Manto di Copertura
    Il nuovo manto di copertura costituito da una lastra metallica grecata coibentata all’intradosso con poliuretano espanso , è la soluzione ideale per proteggere il tetto dalle intemperie e isolare dal rumore, dal caldo e dal freddo l’edificio. La copertura della residenza NOBEL in termini di isolamento, oltre a presentare uno stato di poliuretano espanso ad alta densità, comprende anche una pellicola poliuretanica, uno strato di freno vapore a diffusione variabile ermetico all’aria ed un telo di sottotetto permeabile al vapore ed impermeabile alla pioggia.
    I vantaggi del manto di copertura in lamiera grecata con strato poliuretanico comprendono:
    • riduzione del rumore;
    • riduzione dell’effetto condensa;
    • riduzione dei danni da grandine;
    • eliminazione dei ponti termici;
    • eliminazione dei fenomeni di corrosione galvanica dovuti al contatto fra metalli diversi;
    • effetto “tetto caldo ventilato”.
  • Limiti di trasmittanza
    In fisica tecnica la trasmittanza termica (indicata con U) è una grandezza fisica che misura la quantità di calore scambiato da un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di differenza di temperatura e definisce la capacità di un elemento nello scambiare energia, ovvero l’inverso della capacità isolante di un corpo. Nel Sistema Internazionale si misura in W/mqK
    Più il valore è basso, maggiore è l’isolamento della struttura in esame. Tanto maggiore è l’isolamento termico, cioè tanto minore è la conducibilità termica e la trasmittanza, tanto maggiore è l’inerzia termica di una struttura, a parità di massa volumica della struttura.
    Con la Delibera VIII/8745 di Regione Lombardia, in tema di efficienza energetica, vengono imposti i limiti minimi da rispettare di trasmittanza termica sulle chiusure trasparenti nel loro complesso (telaio + vetro), sulle strutture opache (tamponamenti esterni, coperture, pavimenti ) per ciascuna zona climatica.

Limiti sulle chiusure trasparenti per le zone climatiche D, E ed F:
• Zona D = 2,4 W/mqK
• Zona E = 2,2 W/mqK –> Studio progettuale Residenza Nobel = 1,100 W/mqK
• Zona F = 2,0 W/mqK

Limiti sulle strutture opache verticali (tamponamenti esterni)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,34 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,147 W/mqK
• Zona F = 0,33 W/mqK

Limiti sulle strutture opache inclinate (coperture)
• Zona D = 0,32 W/mqK
• Zona E = 0,30 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,136 W/mqK
• Zona F = 0,29 W/mqK

Limiti sulle strutture opache orizzontali (pavimenti)
• Zona D = 0,36 W/mqK
• Zona E = 0,33 W/mqK –> Studio Progettuale Residenza Nobel = 0,281 W/mqK
• Zona F = 0,32 W/mqK

Qui di seguito potete vedere gli schemi strutturali delle pareti perimetrali, delle superfici finestrate, dei relativi cassonetti e del tetto, studiati appositamente in modo da rispettare, e di molto, i limiti della delibera sopra riportata.

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Il Tetto Giardino http://blog.archetiposrl.com/2013/07/il-tetto-giardino/ Thu, 25 Jul 2013 15:39:44 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=259 240713_tetto_giardinoMolto utile in caso di dispersione di calore, il tetto giardino aumenta l’inerzia termica cioè la capacità di una struttura di rallentare il passaggio di calore, in inverno infatti le dispersioni di calore saranno contenute mentre in estate non permetterà l’innalzamento delle temperature.
Oltre ad avere una buona efficienza termica il tetto giardino ha anche ottime qualità come l’isolamento acustico, depura l’aria, protegge la copertura rendendola più longeva.Due sono i tipi di tetto che si posso progettare: il tetto giardino a verde estensivo ed il tetto giardino a verde intensivo.

Verde estensivo
Tra i due è quello più semplice, in quanto ha una capacità di carico ridotta e la sua vegetazione, essendo per di più solo erba, necessita di una profondità di appena 15 o 20 cm. Strutturalmente sopra il solaio verrà posato in opera un telo con funzione di divisorio e impermeabilizzazione, successivamente inseguito alla posa di una guaina anti radice verrà posata uno strato drenante costituito da plastiche prestampante e no più argilla espansa o pomice. Per finire verrà applicato uno tessuto filtrante sul quale verrà appoggiato il terriccio.

Verde intensivo
in questo caso solamente i tetti piani con un’elevata portanza ai carichi potranno formare un tetto giardino a verde intensivo, in quanto caratterizzato dalla presenza di piante ma anche campi da gioco tavolini, in modo da renderlo come un giardino a terra.
Strutturalmente cambia poco rispetto un tetto giardino a verde estensivo, gli spessori aumentano più del doppio e vengono aggiunti dei condotti per drenare meglio il giardino e velocizzare il deflusso delle acque.

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