umidit – Blog – Archetipo srl http://blog.archetiposrl.com Notizie dal mondo dell'edilizia Fri, 31 Dec 2021 15:43:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.6 2° Categoria: Gestione Edificio – 7° Specifica: Qualità Costruttiva parte 3/6 (Gallery Finale) http://blog.archetiposrl.com/2014/06/2-categoria-gestione-edificio-7-specifica-qualita-costruttiva-parte-3-gallery-finale/ Thu, 12 Jun 2014 15:33:53 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=816 news_fotoDopo aver affrontato gli ambiti VGE 1.1 (vibrazione dei setti orizzontali) e VGE 1.2 (umidità di risalita) il regolamento ARCA introduce la tematica relativa all’umidità da condensazione (VGE 1.3 –  UMIDITÀ DI CONDENSAZIONE). Il suddetto ambito deve essere rispettato per soddisfare la specifica “REGOLE DELLA QUALITÀ COSTRUTTIVA”:

  • VGE 1.3 Umidità di condensazione (punteggio massimo ottenibile 2)

Anche in questo caso è obbligatorio rispettare tutte le voci (a, b, c,) per l’ottenimento di 2 punti che costituiscono un prerequisito fondamentale.

punteggio_VGE1.3

VGE.1.3  Umidità di Condensazione:

Le voci da rispettare per l’ottenimento del prerequisito sono le seguenti:

a)    Nelle relazioni prevedere il calcolo delle stratigrafie opache dell’involucro edilizio (dirette, inverse, ventilate e non), in modo tale da considerare che il bilancio netto (calcolato per le due stagioni dell’anno, tenendo conto anche all’uso prevalente dei locali) dei trasferimenti di umidità all’interno dei setti sia tale da non compromettere la durabilità dei materiali e prodotti a base di legno (umidità di legno costantemente <18% per le parti strutturali e >18% per non più di qualche settimana all’anno, complessivamente, per le parti non strutturali)

parete_legno

b)     Nel caso di strutture con intercapedine ventilata (tetti o pareti verticali), l’eventuale guaina impermeabile all’acqua deve essere posizionata sul lato esterno dell’intercapedine.

areazione_tetto

c)     La stratigrafia deve essere progettata curando che la permeabilità al vapore dal lato esterno dell’elemento (intonaci, guaine, finiture in genere, ecc…), sia tale da consentire la fuoriuscita del vapore che sia eventualmente penetrato dall’interno e non dia causa a fenomeni di accumulo del vapore in prossimità del lato freddo. Vanno, quindi, effettuate tutte le verifiche richieste dal D.Lgs. 192/2005 (“Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”) e ss.mm, alla norma UNI EN ISO 13788 (“Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia – Temperatura superficiale interna per evitare l’umidità superficiale critica e la condensazione interstiziale – Metodi di calcolo”) e al DPR 59/2009 (“Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia”.)  e ss.mm., curando che l’umidità eventualmente accumulata sia compatibile con le caratteristiche dei materiali utilizzati (legno).

Dlgs.192.2005

fonte: Arca

GALLERY DI EDIFICIO RESIDENZIALE REALIZZATO IN LEGNO
Oskar Leo Kaufmann Albert Rüf Z, BMW Hotel – Ammerwald, 2009

Hotel BMW in Legno Montaggio delle finiture all'interno del modulo Posa in opera dei moduli Stoccaggio modulo preassemblato Stato finale all'interno del modulo Studio progettuale Veduta Hotel BMW

 

 

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2° Categoria: Gestione Edificio – 7° Specifica: Qualità Costruttiva parte 2/6 (Gallery Finale) http://blog.archetiposrl.com/2014/05/2-categoria-gestione-edificio-7-specifica-qualita-costruttiva-parte-2-gallery-fotografica-gallery-finale/ Fri, 30 May 2014 08:56:22 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=783 Bürogebäude DocklandContinuando a parlare della specifica “REGOLE DELLA QUALITÀ COSTRUTTIVA” giungiamo al secondo punto ovvero:

 

  • VGE 1.2 Umidità di Risalita

Notiamo come per questo ambito sia obbligatorio rispettare tutte le voci (a, b, c, d) per l’ottenimento di 2 punti.

punteggio_VGE1.2

 

VGE.1.2 Umidità di risalita: 

a)     Prevedere dettagli costruttivi (ad esempio taglio con guaina bituminosa o altro materiale impermeabile e duraturo) contro la risalita capillare di acqua dalla fondazione, cosi da mantenere all’asciutto la base di appoggio della struttura lignea, evitando nel contempo di creare trappole per l’acqua sia nella fase di cantiere che in esercizio (per esempio rimboccando la guaina a U sulla faccia esterna della parete ancora esposta alla pioggia).

base appoggio legno guainaumidità_risalita

vge 1.2

separazione_piano_campagna_edificiob)     Prevedere sempre un efficace drenaggio dell’acqua meteorica o di acqua di ruscellamento, per evitare il contatto con gli elementi lignei e per evitare il ristagno di acqua nelle strutture lignee. Si consiglia un opportuno monitoraggio del grado di umidità prima della chiusura dei pacchetti strutturali (<18%).

c)     Prevedere la separazione netta tra il piano campagna esterno e gli elementi lignei con una zona di rispetto pari ad almeno 20cm (in verticale); in alternativa prevedere altra soluzione di dimostrabile efficacia (es: corretta gestione delle pendenze per l’allontanamento dell’acqua meteorica o di acqua di ruscellamento).

d)     Prevedere dettagli costruttivi (ad esempio un idonea ventilazione naturale o forzata, o un sottofondo di materiale sciolto non igroscopico) idonei a mantenere asciutto l’orizzontamento al piano terra, (se di legno anche ai fini della durabilità), nel caso in cui non vi siano locali o volumi vuoti sottostanti sufficientemente ventilati e asciutti.

fonte: Arca

Gallery di alcune realizzazioni in legno di edifici ad uso commerciale

Architekt Kallmorgen, Hamburg

Architekt Kallmorgen, Hamburg

 

 

Bürogebäude Dockland

Bürogebäude Dockland edificio per uffici
tecnologia complessa, qualità esigente, architettura impegnativo, processi di approvazione complessi

 

 

Bürogebäude Willy-Brandt-Straße

Bürogebäude Willy-Brandt-Straße edificio per uffici
tecnologia complessa, architettura innovativa e contemporanea

 

 

Bürogebäude Esplanade

Bürogebäude Esplanade edificio per uffici
Tecnologia moderna ed innovativa nel caso di lavori di ristrutturazione e processi di approvazione complessi

 

 

 

Bürogebäude Elbberg Campus

Bürogebäude Elbberg Campus edificio per uffici
Tecnologia complessa che permette una varietà di scenari di utilizzo, architettura innovativa e contemporanea attraverso processi di approvazione complessi.

 

 

Nachhaltige und komplexe Technik

Architekt Henning Larsen Architects A/S
Tecnologia sostenibile e complessa. architettura innovativa e contemporanea

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La ventilazione meccanica http://blog.archetiposrl.com/2013/09/la-ventilazione-meccanica/ Fri, 06 Sep 2013 08:42:26 +0000 http://54.37.69.83/blog/?p=289 riciclo

Il principale scopo di un impianto di ventilazione meccanica è quello di assicurare un’ottima qualità dell’aria degli ambienti interni. Negli edifici “normali” e quindi non progettati secondo particolari criteri di comfort e risparmio energetico, il ricambio dell’aria avviene in maniera non programmata. Attraverso l’apertura di porte e finestre, e sfruttando risorse naturali come il vento e l’effetto camino, si ottiene quel ricambio d’aria di cui necessitano tutti gli ambienti abitati denominata Ventilazione Naturale.

Si parla invece di “ventilazione naturale controllata“, quando l’aria viene fatta transitare attraverso aperture appositamente progettate, in maniera simile alla ventilazione meccanica a un flusso, ma senza ricorrere a ventilatori o dispositivi elettrici di alcun tipo.

La ventilazione meccanica controllata invece è quella tecnologia che permette di cambiare l’aria, sostituendo l’intero volume d’aria e fornendo un’elevata qualità dell’aria interna. In altri termini ciò significa controllare la temperatura interna, eliminare l’anidride carbonica (CO2) mediante aria pulita, rimuovere l’umidità, odori, fumo e alcuni agenti allergenici (polvere, batteri e pollini presenti nell’aria). La ventilazione meccanica controllata è una scelta tecnica degli impianti che ha senso soltanto se applicata a edifici ben coibentati e a basso consumo energetico. Involucri e serramenti efficienti, se da una parte assicurano ottime prestazioni in termini di risparmio energetico, dall’altra rendono una casa “impermeabile” all’ambiente esterno, aprire la finestra, che sarebbe la soluzione più naturale per cambiare l’aria, può essere però controproducente in termini di dissipazione energetica e d’inquinamento acustico.

Ricapitolando, oltre alla ventilazione naturale controllata esiste la ventilazione meccanica controllata anch’essa disponibile in due varianti: VMC a singolo flusso oppure VMC a doppio flusso.

Gli impianti a singolo flusso sono progettati in modo da aspirare aria dall’ambiente e a convogliarla tramite canalizzazioni all’esterno, generalmente a tetto. Il ventilatore che permette l’aspirazione dell’aria viziata è solitamente collocato in posizione remota rispetto all’ambiente, mentre le bocchette sono posizionate nei locali dove la presenza di cattivi odori e umidità sono maggiori (bagno, cucina, lavanderia ecc.).
L’immissione, invece, di aria salubre nell’edificio avviene tramite apposite aperture, in genere posizionate nei muri o nei serramenti dei locali principali (camere, soggiorno, locali studio ecc.), queste aperture hanno al loro interno una membrana deformabile, che nel momento in cui l’aria all’interno del locale diviene insalubre e umida si aprono permettendo l’ingresso dell’aria nuova.

L’impianto a doppio flusso provvede contemporaneamente e automaticamente sia all’immissione dell’aria nuova nell’ambiente che all’estrazione di quella viziata. Le canalizzazioni d’immissione e di estrazione sono separate tra di loro ed ognuna è provvista di bocchette terminali installate in ogni singolo ambiente. Come nel singolo flusso le bocchette di aspirazione sono presenti nei locali dove l’aria è più viziata, mentre le bocchette d’immissione sono poste nei locali principali. All’interno di queste apparecchiature, l’aria di rinnovo viene spinta da un ventilatore lungo la canalizzazione e distribuita in ambiente, un altro ventilatore estrae l’aria viziata e la spinge all’esterno dell’abitazione. Nei sistemi a doppio flusso più complessi è possibile trattare l’aria di rinnovo prima di immetterla nell’ambiente ossia filtrarla, raffreddarla o riscaldarla, umidificarla o deumidificarla. Nei sistemi a doppio flusso con recuperatore di calore invece, l’aria estratta e l’aria immessa attraversano uno scambiatore di calore, nel quale l’aria estratta dal locale cede calore all’aria che sarà immessa, facendo in modo che la differenza tra la temperatura dell’aria di immissione e quella d’estrazione sia minima. Così facendo si riduce al minimo la dispersione di energia ed allo stesso tempo si ottiene un grande recupero termico. Ovviamente, è bene specificarlo, che le bocchette in cui passa l’aria, specialmente le bocchette da cui si prende aria nuova (dall’esterno) hanno al loro interno filtri ad elevato grado di filtrazione che impediscono il passaggio degli inquinanti, e consentono all’aria di rinnovo immessa nell’ambiente di avere un alto grado di pulizia.

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