introNella precedente edizione abbiamo presentato la decisione di Archetipo di inserirsi nell’attuale 10 % dei progettisti italiani che hanno abbracciato il nuovo metodo di progettazione, ossia il Building Information Modeling (BIM), un sistema di progettazione collaborativo, in cui è possibile integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale, permettendo condivisione delle informazioni e una realizzazione integrata della commessa. Un cambiamento sostanziale quello da noi introdotto, che ci vede impegnati in veri e propri corsi di formazione interni, rivolti a tutti i collaboratori della società, dai progettisti ai responsabili di commessa, dalla preventivazione alla gestione clienti; un passaggio concettuale, che ci porterà nei prossimi mesi all’abbandono del disegno inteso come formazione di linee, per passare alla lavorazione di oggetti reali con regole di progetto.

Il primo passaggio, pertanto, ci porterà all’abbandono dello storico e ormai da tutti conosciuto Autocad, e all’uso da parte di tutti i nostri progettisti e tecnici del nuovo software di modellazione, da noi individuato nel già da noi utilizzato Autodesk Revit; sostanzialmente il passaggio in atto si imposta con l’introduzione di due importanti concetti iniziali: quello di REGOLE, generali e definite, con le quali viene impostato con precisione e ricchezza di particolari l’uso degli oggetti e alle quali tutti i progettisti ed i tecnici si attengono; i DATABASE, archivi complessi, suddivisi in famiglie di oggetti, catalogati in due grandi gruppi: il primo, costituente la libreria di Archetipo, generale, a cui attingere in ogni momento per qualsiasi progetto; il secondo, a sua volta suddiviso in commesse, dove quindi andranno a risiedere tutti gli oggetti determinati,  individuati e scelti di una specifica commessa.

struttura

L’esplicitazione sostanziale del nuovo sistema risiede proprio in questi concetti primari: per progettare non dovremo più “disegnare” l’edificio, ma ne costruiremo un modello: in ultima analisi, fin dal primo momento di progettazione, saremo impegnati a “costruire” il nostro nuovo edificio, immettendo nel nostro progetto non più righe di disegno, ma oggetti della realtà, con il loro bagaglio di caratteristiche intrinseche, tecnologiche, costruttive ed economiche.

Tanti i vantaggi di questa fantastica ed innovativa tecnica progettuale: il primo,  più immediato ed evidente, è la presentazione tridimensionale del progetto, che risulta così subito corredato di un’immagine realistica, quasi fotografica, del futuro edificio, facilmente visibile a tutti, non solo quindi ai progettisti, ma anche al cliente, che potrà partecipare  allo sviluppo del progetto del proprio edificio,  rendendosi facilmente conto delle proposte impostate dai progettisti; un altro, meno evidente, ma importantissimo per i progettisti, è costituito dall’intrinseca capacità del sistema di tenere in comunicazione tutti gli aspetti della progettazione.

BIM_AuthoringCome abbiamo accennato prima, i progettisti potranno usufruire degli oggetti contenuti  nei database, costruendo il progetto attraverso tre grandi e basilari modelli: MODELLO ARCHITETTONICO, MODELLO STRUTTURALE , MODELLO IMPIANTISTICO; questi saranno messi in correlazione attraverso griglie, veri e propri strumenti di simulazione, in grado di effettuare esatte sovrapposizioni dei modelli per l’intercettazione delle interferenze e la focalizzazione di tutti i nodi costruttivi, oltre all’impostazione delle varie misurazioni  parziali, che non potranno più costituire oggetto di errore o lacuna, permettendo ai diversi progettisti di lavorare contemporaneamente sui propri modelli, e procedere sempre allineati, trasmettendosi in tempo reale le modifiche resesi eventualmente necessarie.

Appare ora evidente che un punto focale nell’uso di questo nuovo sistema sarà necessariamente costituito dai Database, ossia i contenitori dai quali estrarre gli oggetti da inserire nei modelli; questi database saranno logicamente suddivisi in tre grandi gruppi: DATABASE DI SISTEMA, suddivisi in categorie di oggetti ( muri, solai…); DATABASE CARICABILI, ossia insieme di oggetti con diverse caratteristiche, importati direttamente dalle schede dei produttori, o dai vari siti in cui i produttori immettono le schede dei propri prodotti; DATABASE CUSTOM IN PLACE, ossia contenitori di oggetti particolari e personalizzati per determinati progetti.

team

Resta facile comprendere che, oltre ad abbandonare il concetto di disegno, verrà superato il termine di progettista, per lasciare il posto al TEAM DI PROGETTO, che vedrà la collaborazione di più figure, non necessariamente appartenenti alla stessa società, legati da un organigramma di progetto, e guidati da un BIM Manager, responsabile dei costanti aggiornamenti dei database, oltre a ricoprire figura di riferimento in generale nello sviluppo dei progetti.