Remote home control

Dal 1° settembre 2011 è entrata in vigore la nuova norma CEI 64-8 di riferimento per gli impianti elettrici. La norma regolamenta come deve essere realizzato un nuovo impianto elettrico oppure come deve essere messo a norma uno esistente. Per prima cosa bisogna decidere a quale livello di impianto esso debba appartenere, infatti la normativa propone tre livelli di impianto: Livello Base – 1, Livello Standard -2, e Livello Domotico – 3.  

Livello Base -1

Il livello 1 è lo standard minimo per un impianto elettrico, si tratta in pratica del livello base. Installare questo livello di impianto garantisce una maggior sicurezza dell’abitazione dal rischio di incendio, ed un’erogazione costante di energia elettrica.
Si tratta per lo più di piccole apparecchiature che, anche se non sono inserite in un sistema, possono essere considerate, in un certo senso, come un primo passo verso la domotica.

Livello Standard – 2

Un impianto di livello 2 come caratteristiche generali ha in dotazioni un numero maggiore di punti prese, punti luce e interruttori differenziali. Inoltre permette alla casa di essere più attenta ai consumi ed essere più sicura grazie ad alcune dotazioni obbligatorie come il sistema di controllo carichi, per ridurre gli sprechi energetici e ottimizzare l’uso della energia elettrica, ed impianto videocitofono nonché sistemi anti-intrusione.

Per tutte le abitazioni di livello 2 è richiesta l’installazione di un sistema videocitofonico: nel caso di appartamenti estesi, si consiglia l’installazione di posti interni, aggiuntivi, anche solo citofonici, per garantire un livello di comfort adeguato.

 

Livello Domotico – 3

Negli impianti elettrici di livello 3 viene richiesta una gestione più sofisticata delle apparecchiature tramite il sistema domotico: un metodo intelligente per avere sotto controllo in tempo reale più sistemi. Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera appunto l’esecuzione dell’impianto con integrazione domotica.

Il livello 3 dell’impianto elettrico, come quello che sarà presente all’interno degli alloggi della nuova Residenza Green Living, per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni (qui di seguito ne elenchiamo alcune):

  • gestione carichi elettrici
  • gestione comando luci
  • allarme anti intrusione
  • gestione temperatura (se non realizzata separatamente dall’impianto termico)
  • gestione scenari (tapparelle, ecc.)
  • sistema di diffusione sonora
  • rilevazione incendio (purché secondo Norma UNI 9795)
  • sistema anti allagamento e/o rilevazione gas
  • controllo remoto di funzioni (es. via telefono o via internet)

Come già spiegato in un nostro precedente articolo (video illustranti un impianto domotico presso la residenza Garden House A e Garden House B), la differenza fondamentale tra un impianto elettrico tradizionale e uno domotico è data dal fatto che quest’ultimo costituisce un sistema integrato, programmato per gestire in modo coordinato tutte le funzioni tradizionalmente effettuate utilizzando normali dispositivi, che però in un normale impianto tradizionale non sono in grado di interagire tra loro e non possono essere governati da un unico punto di supervisione e programmazione.

Ai fini della corrispondenza con il livello 3 della Norma, l’impianto si considera domotico se i dispositivi sono connessi fra loro tramite uno o più supporti di comunicazione (cavo, onde radio, ecc), attuando il trasferimento dati secondo un protocollo di comunicazione prestabilito. Le singole funzioni domotiche possono essere integrate anche nei livelli 1 e 2.

Esempio di appartamento della Res. Green Living con in dotazione un Impianto Elettrico di livello 3:

Prescrizione minima per il livello 3 in un appartamento della Res. Green Living
Prescrizione minima per il livello 3 in un appartamento della Res. Green Living

Illuminazione di sicurezza

Per non restare improvvisamente al buio la Norma CEI 64-8 prescrive l’installazione di lampade ad accensione automatica in caso di mancanza di tensione. Tali lampade devono essere ad installazione fissa (non asportabili), oppure estraibili, ma non tramite una spina da inserire in una presa di corrente comune.

Appare chiaro che la domotica va a inserirsi nella normativa, inserendo un apporto “intelligente”, creando smart building e building automation, aggiungendosi alla sicurezza per migliorare la qualità della vita.

Un sistema domotico si completa, di solito, attraverso uno o più sistemi di comunicazione con il mondo esterno (ad esempio messaggi telefonici pre registrati, SMS, generazione automatica di pagine web o e-mail) per permetterne il controllo e la visualizzazione dello stato anche da remoto. Sistemi comunicativi di questo tipo, chiamati gateway o residential gateway svolgono la funzione di avanzati router, permettono la connessione di tutta la rete domestica al mondo esterno.

collegamento domotica

Tutte le funzioni, se non sviluppate singolarmente ma nel loro insieme, portano alla creazione di un sistema domotico integrato che può semplificare la vita all’interno delle abitazioni. La casa diventa intelligente non perché vi sono installati sistemi intelligenti, ma perché il sistema intelligente di cui è dotata è capace di controllare e gestire in modo facile il funzionamento degli impianti presenti. Tradizionalmente, le apparecchiature tecnologiche sono poco integrate tra loro e il controllo è ancora ampiamente manuale, mentre nella casa domotica gli apparati sono comandati da un unico sistema automatizzato che ne realizza un controllo intelligente.

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