La Giornata della Terra, the Earth Day, è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Questa giornata, sancita con una proclamazione scritta da McConnell e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, ha avuto la sua prima celebrazione il 22 aprile 1970, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, con l’intento di coinvolgere più nazioni possibili, che oggi sono 175.
Iniziò con lo scopo di evidenziare e far conoscere la necessità di conservare le risorse naturali della Terra; oggi  si valutano  le problematiche del pianeta: l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali).
Si pensano le soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo, introducendo il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat.
Si introduce così il concetto di ecosostenibilità, ossia la capacità dell’uomo di agire consumando le risorse in misura tale da garantire per la generazione successiva la stessa quantità di risorse che ha ricevuto dalla generazione precedente, quindi ricercando il benessere per la propria generazione, ma allo stesso tempo assicurando alle generazioni future la possibilità di ottenere la stessa condizione, ben sapendo che le risorse sono limitate e che lo spreco e l’inquinamento possono diventare insostenibili per le popolazioni future.

Anche l’Architettura diventa sostenibile, introducendo nella progettazione le tematiche di efficienza e risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale, con gli annessi e conseguenti miglioramenti della qualità della vita, del confort e della salute, abbracciando i tre principi di Herman Daly, insigne fondatore dell’ecosostenibilità:

  • l’utilizzo delle risorse rinnovabili non deve superare il loro tasso di rigenerazione;
  • l’immissione di sostanze inquinanti (solide, aeree o liquide) nell’ambiente non deve superare la capacità dell’ambiente stesso di metabolizzarle;
  • l’uso di risorse non rinnovabili (es. i combustibili fossili) deve ridursi progressivamente fino ad arrestarsi per essere sostituto da risorse di tipo rinnovabile.

L’edilizia ecosostenibile viene progettata nella sua complessità e fin dall’inizio con lo scopo di essere inserita armoniosamente nell’ambiente, studiando fin dal primo momento i materiali ecologici e le nuove tecnologie da adottare, allo scopo di ridurre i consumi energetici e di abolire tutti gli sprechi, curando gli aspetti della vita e il comportamento degli abitanti della zona: le costruzioni diventano capaci di sostenere la natura, capaci di inserirsi nell’ambiente rispettandolo, senza deteriorarlo o consumarlo, e di diventare parte interattiva con gli elementi naturali (terra, acqua, vento, sole, vegetazione) e sociali (identità e appartenenza ai luoghi).
Parola chiave e scopo determinante dell’edilizia diventa il benessere degli abitanti, una condizione complessa che riunisce più aspetti del vivere quotidiano:

  • la cura dell’ambiente
  • equilibrio socioeconomico
  • salute dell’individuo
  • stato psicofisico

Proprio quest’ultimo aspetto ha determinato la considerazione, in fase di progettazione, anche dell’estetica, quale fattore che contribuisce al benessere psichico delle persone, e che si aggiunge a quelli principali, ossia:

  • l’approccio bioclimatico, ovvero la cura dell’orientamento, del soleggiamento e ombreggiamento, e della ventilazione naturale;
  • la coibentazione dell’involucro edilizio, grazie al quale si ottiene la riduzione del fabbisogno energetico per riscaldare e raffreddare i locali abitati;
  • il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, quali geotermia, fotovoltaico, solare termico, micro eolico;
  • l’efficienza degli impianti, in grado di garantire riduzione dei consumi a parità di prestazione.

I Progetti Ecosostenibili di ARCHETIPO

L’impostazione architettonica data ai progetti eseguiti negli ultimi anni si è basata sul presupposto di non variare i capisaldi della nostra tradizione morfologica,  con l’impiego di materiali storicamente utilizzati come il mattone, il ceppo ed il legno, che di fatto mantengono il loro ruolo storico-connotativo e filo conduttore nell’ambiente; è stata quindi introdotta la vegetazione, intesa come elemento bioclimatico ed architettonico, distribuita ortogonalmente sia in senso verticale, ad accompagnare lo sviluppo strutturale delle palazzine maggiori, che orizzontale, con ampie fioriere, presenti in tutte le realizzazioni, quali elementi espressivi di unione con l’ambiente naturale circostante.

Gli edifici risultano immersi nel verde, sia questo un giardino esclusivo delle abitazioni a piano terra, sia condominiale, sia pubblico, e comprensivo, in questo caso, di fontana ed area giochi per bambini, permettendo così ai residenti di unire il proprio tempo libero allo svago dei bambini, per momenti di gioia e relax, preziosi al nostro vivere quotidiano.

L’ultimo edificio realizzato, concepito come un complesso dalle elevate prestazioni tecnologiche e con un elevato confort ambientale, è stato realizzato con una struttura formata da sistema misto legno-calcestruzzo, che permette di conciliare i vantaggi di ciascun elemento costruttivo in termini di prestazione statica, termica ed acustica.
Il complesso residenziale, denominato Green Living, è sottoposto al processo di certificazione ARCA  per le costruzioni in legno. Trattasi del primo sistema di certificazione che si rivolge alla qualità globale dell’edificio in legno e garantisce la durabilità, la sicurezza contro il sisma ed il fuoco, il comfort abitativo, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. L’acronimo ARCA sta per “Architettura – Comfort – Ambiente”, ed è la certificazione pensata per tutte le tipologie costruttive del legno volte ad ottenere la qualità complessiva dell’edificio.

Gli edifici che possono fregiarsi del marchio ARCA devono rispondere ad un set di requisiti raggruppati in quattro distinte categorie: prestazioni tecniche (in termini di sicurezza sismica, resistenza al fuoco, efficienza energetica e permeabilità all’aria), gestione dell’edificio, edilizia sostenibile ed innovazione.