L’impatto ambientale, com’è noto, è costituito dall’insieme delle modificazioni dell’ambiente a seguito della realizzazione di un’opera o dell’insediamento di un’attività. Esiste pertanto una precisa procedura di valutazione tecnico-amministrativa, svolta da autorità competenti, chiamate a esaminare i progetti di soggetti pubblici e privati e, dopo eventuali richieste di chiarimento o modifica, a darne l’autorizzazione.

Tuttavia la realizzazione dell’opera comporta un certo periodo, in media da uno a tre anni, caratterizzato dalla presenza del cantiere, ovvero l’area provvisoriamente recintata in cui vengono svolte tutte le opere di costruzione; trattandosi di una situazione provvisoria, sono superflue se non impossibili delle valutazioni di impatto ambientale: siamo tuttavia convinti di poter rendere meno invasiva la nostra presenza, contornando le nostre aree di cantiere con immagini piacevoli, che possano richiamare gli ambienti naturali o i contesti storici e paesaggistici dei dintorni.

Per un cantiere aperto recentemente a Biassono, i passanti lungo i vialetti dei nuovi giardini pubblici limitrofi realizzati, in questo modo, non hanno dovuto sopportare la vista delle operazioni di cantiere; alcuni hanno potuto soffermarsi a individuare, nelle grandi stampe, luoghi conosciuti, altri hanno potuto constatare quale sarebbe stato l’aspetto del futuro edificio, e come sarebbe stato composto.

Un impatto positivo, che ci ha indotto a investire nuovamente in tal senso per il nostro cantiere recentemente aperto in Correzzana, in una zona residenziale, vicina al Municipio, ma anche vicina ad un’ampia zona verde, di cui una porzione destinata ad orti privati dei futuri alloggi.

Anche in questa strada abbiamo pensato di alleviare l’impatto visivo del cantiere, completando la recinzione con immagini della natura circostante, oltre alla presentazione delle caratteristiche del futuro insediamento residenziale.