cenedUna casa energeticamente efficiente e all’avanguardia migliora la qualità della vita. Un’affermazione apparentemente banale ma che implica una presa di coscienza importante e profonda da parte non solo delle istituzioni, ma anche dei cittadini, delle categorie e degli addetti ai lavori.

La Regione Lombardia, nel 2007, ha iniziato una vera e propria rivoluzione culturale ed energetica. Una sfida ambiziosa e impegnativa che, come spesso accade, è partita da una chiara indicazione della Commissione europea, anche se allora, in Italia, la Lombardia fu la prima a impegnarsi e a occuparsi di energia in questi termini. 

L’intero sistema lombardo per la certificazione energetica, più noto come Cened, ha permesso di realizzare il Catasto energetico degli edifici lombardi e di ottenere, grazie al progressivo aumento degli edifici certificati, una grande mole di dati e informazioni preziose sul patrimonio edilizio lombardo e su quanto esso possa incidere nel determinare il fabbisogno energetico complessivo della Lombardia.

Forte di questi valori, da prima Cestec, poi in seguito a fusione avvenuta in data 1 gennaio 2013, Finlombarda S.p.A. ha segnato il processo di rinnovamento delle regole per l’efficienza energetica in edilizia fissate da Regione Lombardia nell’estate del 2007, dedicandosi da una parte alla funzione di Organismo regionale di accreditamento per la certificazione energetica e dall’altra costruendo strumenti per valorizzare il processo avviato e, non ultimo, per definire nuove e più efficaci politiche per l’azione futura.

Si comincia a parlare della questione energetica in edilizia più di trent’anni fa: siamo nel 1976 quando infatti viene pubblicata la legge 373, la prima a dare delle regole che vincolano la potenza disponibile per il riscaldamento invernale; è una legge dettata dall’emergenza, in risposta alla prima crisi energetica del 1973. In Italia un importante passaggio legislativo avviene nel 1991 con la pubblicazione della legge 10 in attuazione del Piano energetico nazionale che cambia le regole del costruire, rendendole sotto il punto di vista energetico ancora più restrittive, e per la prima volta in Italia si introduce il concetto di Pianificazione energetica.
Il problema riemerge, anche se in chiave ambientale, in occasione della Convenzione quadro delle Nazioni

unite sui cambiamenti climatici di Rio de Janeiro del 1992, che porterà all’adozione del Protocollo di Kyoto in occasione della terza Conferenza delle Parti nel 1997. Emerge infatti che la dipendenza energetica che mediamente in Europa è del 50%, potrebbe toccare il 70% nel 2030. Il settore civile assorbe una quota importante dell’energia globalmente consumata in Europa: circa il 40%. Proprio il settore edilizio attraverso interventi legislativi in grado di modificare le regole per le nuove costruzioni, e per quelle esistenti soggette a ristrutturazioni, presenta un grosso potenziale di risparmio.

La direttiva 91 del 2002, meglio conosciuta come EPBD (Energy Performance of Building Directive) è lo strumento legislativo che l’Unione europea mette in campo per affrontare il problema. Il recepimento in Italia della EPBD avviene attraverso il Dlgs 192 del 2005 integrato dal Dlgs 311 del 2006, tuttavia gli strumenti approvati sono incompleti e mancano dei decreti attuativi. A tal proposito la Regione Lombardia, a partire dal 2006, per rispondere a un forte bisogno di tutela della qualità dell’aria e di contenimento dei consumi energetici dà l’avvio a un percorso legislativo autonomo, in coerenza con le prescrizioni della normativa nazionale e comunitaria. Nuovamente, nel 2010 viene approvata in Europa un nuova direttiva: la 31 detta anche EPBD Recast, in cui, oltre a confermare e a rafforzare i principi generali di quella precedente, restringe i valori delle prestazione energetiche minime degli edifici stabilendo che a partire dal 2020 gli edifici dovranno essere a energia quasi zero.

Il riferimento legislativo regionale, che recepisce la direttiva 91 e le regole per la certificazione energetica degli edifici, è la legge n. 24 del 11 dicembre 2006 (norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente). La certificazione energetica lombarda diventa operativa con la Dgr 26 giugno 2007 n. VIII/5018, integrata successivamente dalla Dgr 31 ottobre 2007 n. VIII/5773. La Dgr 22 ottobre 2008 n. VIII/8745 modifica le disposizioni inerenti all’efficienza energetica in edilizia e, in particolare, ribadisce l’obbligo di allegazione dell’attestato all’atto nel caso di trasferimenti a titolo oneroso di interi edifici o di singole unità immobiliari.

La regione affida a CESTEC SpA (Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitività), società totalmente partecipata, il ruolo di Organismo di accreditamento regionale per i certificatori energetici avente molteplici funzioni:

  • Accreditamento dei soggetti certificatori;
  • Realizzazione e gestione del catasto energetico degli edifici;
  • Messa a punto del software di calcolo per la certificazione energetica degli edifici;
  • Controllo sui certificati energetici, sulla conformità dei contributi versati all’Organismo Regionale di Accreditamento e sull’operato dei soggetti certificatori;
  • Varie

La certificazione energetica in Lombardia viene applicata con gradualità temporale differente alle diverse fattispecie previste dalla Dgr 5018. È prevista la redazione dell’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) nei seguenti casi:

  • Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in ristrutturazione, ristrutturazione edilizia che coinvolga più del 25% della superficie disperdente dell’edificio cui l’impianto di climatizzazione invernale o di riscaldamento è asservito, ampliamento volumetrico, il cui volume lordo a temperatura controllata o climatizzato risulti superiore al 20% dell’esistente, nonché nei casi di recupero ai fini abitativi di sottotetti esistenti;
  • Interventi di nuova installazione o ristrutturazione di impianti termici, e nei casi di sostituzione di generatore di calore con potenza superiore ai 100kW;
  • Trasferimento a titolo oneroso riferito a una o più unità immobiliari;
  • Edifici di proprietà pubblica o adibiti a uso pubblico, la cui superficie utile superi i 1’000 mq;
  • Accesso agli incentivi e alle agevolazioni di qualsiasi natura, come sgravi fiscali o contributi a carico di fondi pubblici o della generalità degli utenti, finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio o degli impianti;
  • Contratti servizio energia e Servizio energia “Plus”, nuovi o rinnovati, relativi a edifici pubblici o privati;
  • Contratti nuovi o rinnovati relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici, o nei quali figura comunque come committente un soggetto pubblico;
  • Contratti di locazione, di locazione finanziaria e di affitto di azienda comprensivo di immobili, siano essi nuovi o rinnovati, riferiti a una o più unità immobiliari;
  • Pubblicazione di annunci commerciali finalizzati alla vendita o locazione.

Per agevolare il calcolo ai fini della certificazione energetica, la Regione Lombardia, attraverso CESTEC SpA, sviluppa un software, denominato CENED, che può essere scaricato gratuitamente dal sito dell’Organismo Regionale di Accreditamento.

A partire dal 26 ottobre 2009 entra in vigore la nuova procedura di calcolo pubblicata con il decreto n. 5796 e, contemporaneamente, viene messo a disposizione dei tecnici certificatori il software CENED+. La procedura di calcolo, più articolata rispetto alla precedente, si avvicina molto a quella nazionale (UNI/TS 11300) integrando quest’ultima così da consentire la modellizzazione delle più diverse configurazioni di edifici-impianti esistenti. 

La classificazione energetica dell’edificio, valutata su una scala di classi prestazionali che va dalla A+ alla G, ed è definita dal valore del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, EPH, dell’edificio. La classe prestazionale diventa, in questo modo, segno distintivo dell’alto valore qualitativo dell’immobile, limitatamente alle proprie prestazioni energetiche.