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Obbiettivo della certificazione ARCA non è solamente offrire un edificio certificato sotto l’aspetto energetico, ma anche assicurarsi che il processo progettuale e soprattutto edilizio vengano eseguiti nella maniera corretta. Proprio per questo Archetipo ha voluto che la sua nuova residenza, Residenza Green Living in Biassono, si fregiasse di questa certificazione.

Per assicurare che il progettista e l’impresa edile rispettino queste regole fondamentali, ARCA suddivide l’iter di certificazione in due fasi: Revisione in fase di progettazione e Revisione in fase di realizzazione in cantiere (comprensivo dei test finali da effettuare in opera).

REVISIONE IN FASE DI PROGETTAZIONE (Progetto)
Questa fase è suddivisa in una prima parte preparatoria, in cui viene impostata la documentazione di progetto tramite l’ausilio della CHL.P (Check List di progetto), e una parte successiva, in cui viene verificato il positivo soddisfacimento dei requisiti della fase di progettazione.

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All’atto pratico, in fase di progetto, Archetipo ha inviato all’organo certificatore il materiale tecnico comprensivo di moduli, schede tecniche e disegni su come dovrà essere realizzato l’intervento Green Living, in modo che l’organismo di certificazione VERIFICASSE la rispondenza dell’opera ai requisiti dello schema ARCA definiti nel Regolamento Tecnico (RT), individuando i crediti perseguiti e «l’obiettivo di classificazione/punteggio» desiderato, che, nel nostro caso, trattasi del livello Arca GOLD. Esaminata la documentazione ricevuta, viene valutata la completezza e congruità ed eventualmente vengono richiesti integrazioni e/o modifiche al Richiedente (Archetipo), assistendolo e fornendo i chiarimenti necessari.

REVISIONE IN FASE DI REALIZZAZIONE (Cantiere)
Le attività̀ di verifica da parte dell’organo di certificazione in fase di realizzazione avvengono solo a seguito dell’esito positivo della Revisione Finale in fase di Progetto.

In questa fase si attesta, attraverso Audit in sito, evidenze documentali e fotografiche, e, tramite l’ausilio della CHL.C (Check List di cantiere), il positivo soddisfacimento dei requisiti della fase di costruzione.

L’iter, attualmente, prevede un programma di audit in sito da parte del Tecnico Verificatore per l’esecuzione di un numero minimo di 3 visite, normalmente in corrispondenza dell’esecuzione delle seguenti opere:

  • 1a visita: opere strutturali lignee. Visita avvenuta nel mese di Luglio presso la Residenza Green Living;
  • 2a visita: posa degli impianti;
  • 3a visita: opere avanzate di finitura e posa impianti

Il primo Audit in cantiere è stato eseguito il 14 luglio 2016. Durante il sopralluogo il VERIFICATORE ha controllato i requisiti previsti in progetto e determinati con la CHL.P (Check List di progetto), tramite la documentazione fotografica prodotta da ARCHETIPO e dai principali suoi fornitori e specifiche misurazioni e controlli in opera. In questa fase il montaggio della struttura in legno-calcestruzzo è stato eseguito fino in copertura.

Nello specifico, durante il primo audit, si sono verificati i seguenti  requisiti:

– resistenza e sicurezza sismica (PT1),
– resistenza e sicurezza al fuoco (PT2),
– rispetto delle prescrizioni per impedire il fenomeno di risalita dell’umidità per l’attacco a terra delle pareti (GE1).

Inoltre si sono eseguiti dei check sulla programmazione dei lavori e sulle attività di coordinamento di tecnici ed imprese, svolte e da svolgersi, per la buona riuscita dell’opera e il raggiungimento degli obbiettivi previsti con la progettazione integrata.

verifica elementi strutturali
verifica elementi strutturali

Per la specifica tecnica (PT1) relativa alla resistenza e sicurezza sismica, il verificatore ha provveduto a controllare la corrispondenza tra progetto e costruito, soffermandosi particolarmente sugli elementi portanti principali (pareti, pilastri, travi e solai) e sui nodi di connessione.  Si sono eseguite misure specifiche degli elementi portanti e con un ampia documentazione fotografica si è provveduto a verificare quanto eseguito in officina relativamente alle strutture prefabbricate in legno.

Per la specifica tecnica (PT2) relativa alla resistenza e sicurezza al fuoco, il verificatore ha richiesto evidenza fotografica delle varie fasi costruttive che attestano il rispetto dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo minimo di 60min.

Per la specifica tecnica (GE1) relativa all’attacco a terra, il verificatore ha visionato la documentazione fotografica delle varie fasi costruttive e dei vari strati che costituiscono il nodo di attacco parete alle strutture in c.a. Inoltre, ha riscontrato la presenza di guaine impermeabilizzanti a protezione da umidità ed acqua delle pareti.

Guiaina impermeabile sotto ai pilastri
Guiaina impermeabile sotto ai pilastri

Si è inoltre verificata sul posto e da documentazione fotografica la presenza di teli a protezione delle strutture lignee dalla pioggia durante il montaggio della struttura, in modo che la stessa non rimanga per lungo tempo esposta ad agenti atmosferici.

posa pareti Piano Attico
posa pareti Piano Attico

A fine giornata tutte le verifiche hanno prodotto esito positivo.

Il secondo Audit in cantiere è stato eseguito lo scorso 19 Ottobre 2016. Durante il sopralluogo il VERIFICATORE ha controllato i requisiti previsti in progetto e determinati con la CHL.P (Check List di progetto), tramite la documentazione fotografica prodotta da ARCHETIPO e specifiche misurazioni e controlli qualitativi in opera.

Nello specifico si sono verificati i seguenti  requisiti:

– resistenza e sicurezza al fuoco (PT2) con la visione dei collari antifuoco previsti in progetto per la compartimentazione dei solai orizzontali;

– efficienza energetica dell’edificio (PT3) con la verifica della posa dell’isolamento a cappotto sul vano scala e dello spessore degli isolanti delle contro pareti;

– Ventilazione meccanica controllata (PT6), verificando i fori di passaggio per estrazione ed immissione, come da progetto, e la loro corretta tenuta all’aria;

– umidità di risalita e condensazione (GE1), rilevando lo strato di impermeabilizzazione sullo strato interno della muratura in legno di piano a piano terra, opera conclusiva per preservare dall’umidità l’attacco a terra ;

– realizzazione di impianti (GE2), controllando in particolar modo lo strato di coibentazione delle tubazioni acqua fredda sanitaria per i punti acqua esterni previsti sui terrazzi ed i montanti dell’ impianto di riscaldamento e idrico sanitario;

– prodotti in legno(ES1): prodotta certificazione del legno utilizzato per le strutture portanti con rispetto della catena di custodia. Le strutture portanti in legno risultano certificate FSC;

– programma di progettazione integrata (ES2), verificando la presenza di verbali di coordinamento tra i vari soggetti interessati dall’esecuzione delle opere. Le riunioni di coordinamento e i conseguenti verbali hanno lo scopo di discutere delle eventuali criticità riscontrate, formulare soluzioni e migliorie costruttive, fare una revisione dello status dei lavori.

Rispetto alla specifica PT2 sulla resistenza e sicurezza al fuoco, durante l’audit, si è provveduto a verificare caratteristiche tecniche, posizionamento e corretto montaggio dei sistemi adottati per garantire la compartimentazione per la tenuta al fuoco ed al fumo tra diversi alloggi, in particolar modo in corrispondenza del passaggio colonne di scarico e colonne per estrazione cappe cucina.

collare rei 2 collare rei

Il sistema di ventilazione meccanica (specifica PT6), con recuperatore entalpico del calore, prevede per ciascun alloggio un’apparecchiatura posta nel controsoffitto che, tramite due tubazioni, prevede un’estrazione ed un immissione di aria con l’esterno. In fase di audit si è provveduto a controllare la conformità di quanto eseguito con il progetto e la corretta sigillatura nell’intorno delle tubazioni, per garantire la miglior tenuta all’aria della parete esterna.

nastratura VMC VMC nastratura

L’attacco a terra della muratura in legno costituisce uno degli elementi di maggior attenzione della certificazione ARCA. L’intento è quello di preservare la struttura in legno da qualsiasi problema derivante dalla presenza di umidità all’interno della parete, che possa nel tempo determinare un degrado del materiale. Nella prima visita ispettiva sono stati eseguiti diversi check sui sistemi adottati durante la progettazione dell’edificio. Nella seconda visita si ha avuto evidenza della posa dell’ultimo strato di impermeabilizzazione sul lato interno della muratura, eseguito con una guaina a freddo risvoltata per circa 50 centimetri sulla parete.

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